Ercolano, ripartono i lavori di restauro nel Parco Archeologico

Ercolano, con la fase due ripartono i lavori di restauro della Mensa Marmorena nel Parco Archeologico iniziati lo scorso gennaio

Ercolano, al Parco Archeologico con l’inizio della Fase Due riprendono i lavori di restauro, iniziati lo scorso gennaio.

I lavori riguardano, in particolare, la Mensa Marmorea della Palestra portata alla luce nel 1936 e che Amedeo Maiuri definì “una grandiosa mensa marmorea, la più grande che sia fino ad oggi rinvenuta tra Pompei e Ercolano“.

Le parti originali in pietra marmorea, a causa dell’esposizione agli agenti atmosferici, erano completamente ricoperte di incrostazioni licheniche e patine che ne proibivano la lettura della superficie.

Tra gennaio e febbraio sono iniziati gli interventi di pulitura e presentazione estetica.

La gamba è stata, poi, sostituita con una copia realizzata tramite una stampa in 3D, partendo da un rilievo fotogrammetrico dell’originale.

Interrotti a causa dell’emergenza sanitaria i lavori sono ripresi solo nell’ultima settimana.

Ben presto sarà, quindi, possibile tornare ad ammirare un reperto di rara bellezza.

La Mensa era destinata alle cerimonie e la sua posizione all’interno di una Palestra fa supporre che il suo scopo era quello di esporre i doni per i vincitori delle gare atletiche.

Come riporta NapoliToday, il Direttore Sirano, ha dichiarato:

“Questo è il primo lavoro concluso nell’emergenza coronavirus, è quasi come vedere una farfalla che timidamente si sporge dal suo bozzolo affacciata al centro del Golfo di Napoli. Il restauro di questo manufatto unico nel mondo romano forse avviene non a caso proprio nella Palestra della città che da Ercole prende il nome, il luogo dove si forgiavano le future generazioni avendo a modello le grandi imprese dell’eroe.  Non vedo l’ora che le strade del Parco si animino nuovamente di energia, vita e speranza. Ci rialzeremo, resilienti, in sicurezza, garantendo la tutela di tutti quanti saranno i protagonisti della ripartenza: dal personale ai visitatori che ritorneranno a popolare le strade, le case, ogni angolo di questo patrimonio “