22 Novembre 2023

“Educare alle relazioni”, cosa prevede il piano?

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Il piano “Educare alle relazioni”, presentato dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, ha l’obiettivo di migliorare l’educazione affettiva e alle relazioni nelle scuole per contrastare la violenza sulle donne a partire da giovani. L’annuncio è degli ultimi giorni, a seguito del femminicidio di Giulia Cecchettin, 22enne uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta dopo che quest’ultimo l’aveva sequestrata sabato 11 novembre. Auspicato anche dalla sorella della vittima, Elena Cecchettin, che lo ha invocato in diretta tv, il piano presenta tuttavia delle disposizioni superficiali.

“Educare alle relazioni” è un piano facoltativo

Il primo problema nasce da fatto che sia facoltativo. Il piano è indirizzato a licei e scuole superiori ma non è obbligatorio e prevede un certo numero di ore in cui gli studenti si riuniscono in gruppi di discussione per parlare di temi affettivi e di relazione. A moderare la discussione sarà un insegnante incaricato.

Si tratta di un piano che offre quindi delle linee guida agli istituti che vogliono aderire. L’adesione comporta la designazione di un insegnante referente e la costituzione di gruppi di discussione. Il piano – già facoltativo – potrà essere messo in atto solo con il consenso dei genitori degli studenti e con il consenso degli studenti stessi.

Le ore dedicate al progetto sono extracurriculari e saranno, secondo quanto affermato dal ministro, 30 complessive.

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