Economia di guerra in Italia: a cosa possiamo andare incontro

Economia di guerra in Italia: a cosa possiamo andare incontro a causa dello sviluppo della guerra in Ucraina

Economia di guerra in Italia: a cosa possiamo andare incontro a causa dello sviluppo della guerra in Ucraina.

Il degenerare della guerra in Ucraina dopo l’invasione della Russia sta portando anche nel nostro paese gravi conseguenze economiche, oltre alle preoccupazioni belliche derivanti dalle minacce russe.

Si sente sempre più spesso parlare di economia di guerra in Italia, ma esattamente a cosa si fa riferimento? I primi assaggi li abbiamo avuti in questi giorni con il caro carburanti e la corsa agli scaffali dei supermercati (al momento ingiustificata) per accaparrarsi il cibo.

Nell’economia di guerra quelli che sono i beni che scarseggiano sono in generale i beni di importazione, soprattutto quei beni provenienti dai paesi in conflitto: come dei prodotti petroliferi in questi giorni, ma anche mais, grano e frumento di cui l’Ucraina è un paese ricco e tra i maggiori esportatori d’Europa.

Naturalmente, come ha sottolineato anche il Presidente del Consiglio Mario Draghi l’Italia al momento non si trova in una economia di guerra, ma nel caso in cui lo fosse sicuramente tante merci mancheranno ma tante non si potranno più esportare come le materie prime tra cui ferro e ghisa.

Con la speranza che il conflitto prenda la strada della diplomazia e della pace è dunque questo che ci potrebbe aspettare in caso di allargamento e o protrarsi del conflitto.

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