7 Febbraio 2021

Dramma, 18enne si impicca per solitudine a causa del Covid

Mondragone

18enne si impicca per solitudine nel proprio dormitorio a causa della troppa solitudine. Definito a tutti gli effetti “vittima di Covid”

18ENNE SI IMPICCA PER SOLITUDINE – La tragedia è avvenuta negli USA. A scatenare il gesto del giovane è un effetto collaterale della pandemia: la solitudine. Accade nel mese di Ottobre, anno 2020. Il protagonista del tragico episodio è il giovanissimo Trevor Till, studente originario di Ottawa, Illinois, negli Stati Uniti.

Si è impiccato nel proprio dormitorio del college a causa della troppa solitudine. Trevor, infatti, si trovava in pieno lockdown, dovuto alla diffusione del Coronavirus. Al tragico evento risponde tristemente Lisa Moore, la mamma di Trevor, che definisce il ragazzo una vittima di Covid a tutti gli effetti. La 56enne, con il cuore completamente spezzato, sta combattendo per sensibilizzare tutti i genitori e spingerli a tenere sotto controllo la salute mentale dei propri figli durante la pandemia.

Lisa, in particolare, ha raccontato che il 18enne non ha mai mostrato segni preoccupati, tutt’altro. Era triste a causa della situazione di blocco, ma al telefono, poche ore prima del suicidio, ha ribadito alla madre di stare bene.

Trevor era il più giovane di 5 fratelli, e si era trasferito nel dormitorio del nuovo college da appena due mesi. Il ragazzo era solare, socievole, ed amava molto lo sport. Era membro della squadra di corsa campestre e di salto con l’asta della Seneca High School, e suonava anche il trombone.

Un vero e proprio studente modello, molto popolare e gentile. “Amava stare in mezzo alla gente, così quando la scuola è andata incontro alla chiusura di Marzo si è sentito perso” – ha raccontato Lisa al Metro.co.uk. – “La scuola era la sua vita e gli mancavano tutti, gli mancavano i suoi amici”.

Poi ha continuato: “Sono stata l’ultima persona a parlare con lui, quella domenica sera. Ci siamo sentiti al telefono, stava cenando e sembrava stesse bene“. Le cose non sono però andate nel modo sperato, e i genitori si sono allarmati poco tempo dopo. “Suo padre stava cercando di chiamarlo, e non riuscivamo a contattarlo, così la polizia universitaria ha fatto il controllo mercoledì. Lo hanno trovato incosciente nella sua stanza, e hanno detto che si era impiccato”.

Fonte: ViaggiNews.com

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