25 Novembre 2020

Nuovo Dpcm Natale, ricongiungimento familiare: ecco cosa si potrà fare

FOTO: Famiglia Cristiana

natale a napoli

NUOVO DPCM NATALE – Ricongiungimento familiare. Saranno possibili gli spostamenti fra Regioni per vedere i propri cari?

NUOVO DPCM NATALE, RICONGIUNGIMENTO FAMILIARE  – Il Dpcm in corso di validità sta per “scadere”: entro il 3 dicembre sapremo quali misure ha adottato il Governo per contenere i contagi Covid. Tuttavia, possiamo provare a fare qualche previsione.

La domanda che tutti si pongono, a ridosso del Dpcm Natale, è se sarà possibile il ricongiungimento familiare: “Potrò vedere i miei cari e, dunque, spostarmi fra le Regioni?”.

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha esposto il punto della situazione a Giovanni Floris, su La7. «La curva è piegabile – ha detto –  e stiamo un po’ alla volta piegandola, ma bisogna insistere con la massima prudenza. Valuteremo fino all’ultimo i dati. Ci sono ancora molti giorni da qui alla scadenza del decreto ancora in vigore». Il ministro Speranza ha, poi, avvertito: «Guai a scambiare i primi segnali che vanno nella direzione giusta per uno scampato pericolo».

Ricongiungimento familiare e spostamenti fra Regioni

Proprio oggi, il ministro Roberto Speranza affronterà assieme ai ministri e ai capi delegazione una delle questioni più controverse: il Dpcm Natale prevedrà il ricongiungimento familiare?

Con molta probabilità, ciò sarà concesso solo fra genitori e figli, coniugi e partner conviventi. È ancora in discussione la possibilità ai cittadini di andare nelle seconde case.

Per quanto riguarda gli spostamenti fra Regioni, probabilmente saranno concessi solo quelli strettamente necessari.

Il Natale 2020 come sarà?

La domanda è lecita: che Natale vivremo? Sicuramente insolito, ricco di limitazioni. A partire dai cenoni e pranzi in famiglia. Tra le valutazioni in corso, vi sono anche quelle relative al numero di persone a tavola per le cene natalizie.

Secondo il Corriere, “si raccomanderà di trascorrere i giorni di festa con gli affetti più stretti, proteggendo comunque gli anziani e chi ha fragilità legate ad alcune patologie con l’uso della mascherina e il distanziamento. Rimane il problema delle famiglie numerose: il suggerimento sarà di prevedere un numero massimo di sei, otto persone alla stessa tavola”.

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