Donna aggredita in strada a Firenze perché parlava napoletano
Donna aggredita in strada a Firenze perché parlava napoletano al telefono con la sorella e un passante ha deciso dunque di colpirla
Donna aggredita a Firenze – Dopo il terribile accaduto di Milano, dove una donna è stata colpita con un coltello da un passante, anche a Firenze s’è consumato un simile evento.
Protagonista e vittima del terribile accaduto è una donna originaria della Campania, che da circa 8 anni lavora ed è residente a Firenze.
Donna aggredita in strada a Firenze perché parlava napoletano – I Fatti:
Secondo quanto dichiarato dalla donna e poi riportato dal quotidiano FirenzeToday, pare che la vittima si trovasse in strada e mentre camminava tranquillamente è stata minacciata.
Le minacce sono arrivate perché era a telefono con la sorella, con la quale è solita comunicare nel loro dialetto, ossia il napoletano, e questo non è piaciuto ad un uomo che era lì in strada.
L’uomo ha iniziato ad insultare la vittima, incitandola a tornarsene nel proprio paese e quando la donna ha risposto: “questa è casa mia”,
senza pesarci due volte, l’uomo l’ha colpita violentemente in volto.
La donna aggredita ha poi inseguito l’uomo all’interno di un supermercato dove ha iniziato a riprenderlo, mentre in tutta tranquillità faceva le sue compere.
Lì la donna ha ricevuto soccorso dal personale del supermercato, il quale prontamente, dopo aver inteso la questione, ha avvertito i carabinieri.
I carabinieri hanno riconosciuto l’uomo, in quanto già in precedenza aveva aggredito un anziano mandandolo in coma e minacciato un’altra ragazza sul posto di lavoro.
La donna aggredita è stata poi trasportata in ospedale, dove l’è stata diagnosticata una frattura del naso, per la quale probabilmente dovrà operarsi.
Potrebbe interessare la lettura di: L’associazione Puer chiede: 30 famiglie per 30 bambini o anche Halloween 2025 – Ragazzo con disabilità rapito da tre ragazzi.
ARTICOLO PRECEDENTE
Maltempo Napoli 7 novembre 2025: piogge e temporali, le chiusure in città
ARTICOLO SUCCESSIVO
Nuova stazione Baia Cumana: un modello di rigenerazione urbana
