Donald Trump via dalla Casa Bianca… ma anche dai social!
Donald Trump via dalla Casa Bianca… ma anche dai social – Il punto dell’esperto in comunicazione politica Pasquale Incarnato
Donald Trump via dalla Casa Bianca… ma anche dai social – Il punto dell’esperto in comunicazione politica Pasquale Incarnato di PolitiDO:
Ha fatto discutere negli ultimi giorni ciò che è accaduto negli Stati Uniti all’ormai ex Presidente Donald Trump, al quale sono stati oscurati, in seguito alla rivolta dello scorso 6 gennaio a Capitol Hill a Washington, gli account dei propri social. Trump infatti avrebbe violato delle normative delle principali piattaforme. Un evento più unico che raro, in quanto non è mai accaduto prima che a un potente esponente politico internazionale fossero cancellati gli account social. Ma perché è successo questo? E da dove deriva questo evento? Ne abbiamo parlato con il Pasquale Incarnato, esperto di comunicazione politica e Ceo di PolitiDO, agenzia di marketing politico.
Ciao Pasquale, come è possibile che sia accaduta una cosa tanto singolare come la cancellazione degli account di Trump?
“Ciao a tutti, in realtà non è la prima volta che i contenuti creati da Trump vengano oscurati dalle piattaforme. Queste infatti hanno una policy che se violata – soprattutto in maniera reiterata comporta determinate azioni, come per esempio la cancellazione dello stesso account. In questo caso specifico, dopo i fatti accaduti a Capitol Hill, Trump è stato accusato di istigazione all’odio e violenza. Ed è proprio per questo motivo che i suoi account sono stati oscurati.”
C’è stata però un’eccezione in un primo momento vero?
“Si inizialmente l’unica app a non essere oscurata è stata Parler, una piattaforma largamente utilizzata dai sostenitori di Trump. Questa, che è una vera e propria “free speech platform” ovvero senza alcun controllo, dopo la cancellazione degli account di Trump dagli altri social ha visto crescere repentinamente il numero dei suoi iscritti. Lo scorso 11 gennaio però è stata rimossa dagli store di Google e Apple. Amazon invece ha deciso di cancellare i server sui quali Parler si appoggiava in modo da renderne l’accesso impossibile anche da Pc.”
Potremmo parlare di limitazione di espressione?
“Come dicevo poc’anzi, la politica di aziende come Facebook etc. prevedono nella propria policy questo tipo azioni, e ciò è comprensibile. Di contro, leggendo anche le dichiarazione del fondatore dell’impero social Zuckerberg, parrebbe una vera e propria presa di posizione politica. Infatti sono in tantissimi che stanno tacciando le piattaforme in questione di oscurantismo. Il tutto con numerose richieste di messa in accusa per violazione dei diritti costituzionali da parte di alcuni utenti, e come abbiamo già detto prima, molti avevo già scelto un’altra piattaforma sulla quale continuare a svolgere le proprie attività. Ancora una volta abbiamo avuto la dimostrazione di quanto siano importanti i social media e quanto influiscano sulle nostre vite. Questo aspetto comporta inevitabilmente la necessità di avere una regolamentazione per privacy e contenuti, certo però la mancata libertà di opinione è molto più pericolosa!”.
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