Domino’s pizza lascia l’Italia: chiusi tutti i negozi
Pare che la pizza con l'ananas sia uscita sconfitta dallo scontro con la pizza Margherita...
“Chi l’avrebbe mai detto che la popolazione italiana, dove la pizza è un tesoro nazionale riconosciuto a livello internazionale, non sarebbe impazzita per la versione americana del piatto offerta da una multinazionale?”, così recita un articolo di Eat Voraciously in merito alla chiusura di tutti i punti vendita italiani di Domino’s pizza.
Il marchio è un colosso negli Stati Uniti per quanto riguarda le pizze d’asporto, ma per le 29 filiali ancora aperte in Italia, non c’è stato altro da fare che chiudere i battenti. Le pizzerie in Italia erano in mano a una concessionaria, la ePizza Spa, che ha dichiarato fallimento. Nelle dichiarazioni ufficiali si legge che “la pandemia di Covid-19 e le successive restrizioni prolungate hanno gravemente danneggiato ePizza”.
Domino’s pizza era approdata nel nostro Paese nel 2015, aprendo i punti vendita a Milano, Torino, Bergamo, Bologna, Roma, ed in Veneto. Secondo Bloomberg, alla fine del 2020 la società riscontrava un debito di oltre 10 milioni di euro. Il franchising aveva grandi piani per l’Italia, con l’obiettivo di aprire oltre 900 punti vendita entro il 2030 e sarebbe stata la pandemia, come affermato dalla società, a impedirne la realizzazione a causa dell’incremento del food delivery.
Ma Domino’s pizza è conosciuta in particolare per i condimenti estremi – tra cui l’ananas -, che in un Paese tradizionale come l’Italia, patria della pizza Margherita, difficilmente riescono a far presa.
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