Dj napoletano morto a Ibiza, la famiglia chiede giustizia
FOTO DA PEXELS

Dj napoletano morto a Ibiza, la famiglia chiede giustizia – La famiglia di Michele Noschese, il 35enne napoletano morto a Ibiza in circostanze ancora oscure, ha presentato un esposto formale alla magistratura spagnola. La Guardia Civil sarebbe responsabile di omicidio volontario.
Il padre, il noto medico Giuseppe Noschese, vuole giustizia per la morte del figlio. Le autorità giudiziarie delle Baleari hanno aperto un fascicolo per omicidio e il consolato italiano a Barcellona monitora da vicino la situazione.
Dj napoletano morto a Ibiza, la famiglia chiede giustizia: “Pestato dalla Polizia in casa, vogliamo la verità”
Secondo quanto affermato dalla famiglia, Michele – conosciuto come DJ Godzi – gli agenti avrebbero brutalmente percosso il giovane. Questi, intervenuti per interrompere una festa nella sua abitazione, dopo la segnalazione dei vicini per il volume elevato della musica.
A suscitare perplessità è il fatto che la morte di Michele Noschese a Ibiza presenterebbe due versioni contrastanti. Secondo i testimoni, il giovane avrebbe subito un pestaggio da parte dei poliziotti. Mentre la Guardia Civil riconduce la causa del decesso all’utilizzo di sostanze stupefacenti e alcolici
Il tragico episodio sarebbe avvenuto nella notte tra venerdì e sabato scorsi. La famiglia della vittima ha avanzato con forza la richiesta di autopsia, al fine di portare la verità a galla.
Intanto, la vicenda ha suscitato reazioni anche in ambito politico. L’europarlamentare Fulvio Martusciello, segretario regionale di Forza Italia in Campania, ha chiesto trasparenza: “Chiediamo che venga accertata ogni responsabilità nella morte di Michele Noschese. Era un giovane amato e stimato, la cui scomparsa improvvisa non può essere ignorata né archiviata con superficialità”.
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