Divorzio: 50 anni fa entrava nell’ordinamento giuridico italiano
La legge sul divorzio è stata approvata il 1 dicembre di 50 anni fa. Tuttavia la sua entrata nell’ordinamento giuridico è stata non poco travagliata
Il primo dicembre del 1970 il divorzio venne introdotto nell’ordinamento giuridico italiano. Ad osteggiare la legge furono i partiti di destra e di centro, in particolare Democrazia Cristiana e il Movimento Sociale Italiano. A favore, invece, il Partito Socialista Italiano, il Partito Comunista Italiano, il Partito Repubblicano Italiano, il Partito Liberale Italiano.
La legge prese il nome di Fortuna-Baslini, siccome fu il risultato della combinazione del progetto di legge di Loris Fortuna con un altro presentato dal liberale Antoni Baslini.
La legge non ebbe di certo vita facile sin dai primi momenti. Gli antidivorzisti si organizzarono con un referendum abrogativo, una richiesta che venne presentata nel gennaio del 1971 da parte del “Comitato nazionale per il referendum sul divorzio”, presieduto dal cattolico Gabrio Lombardi.
Il 12 maggio 1974 gli italiani furono quindi chiamati alle urne per decidere se abrogare la legge. Quasi il 90% degli aventi diritti di voto partecipò e il “no” vinse con quasi il 60% di voti. La legge sul divorzio rimase quindi in vigore.
La normativa fu successivamente modificata, in particolare si ridussero i tempi per giungere alla sentenza definitiva di divorzio che passò da cinque a tre anni.
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Il 1 dicembre è anche la Giornata Mondiale sull’AIDS, se ne parla in un film qui consigliato.
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