Disastro ambientale: condanna definitiva per i fratelli Pellini
Acerra: condanna definitiva per i fratelli Pellini da parte della Corte di Cassazione per Disastro ambientale aggravato. Padre Maurizio Patriciello: “Non gioisco. Non ci riesco”
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Nella tarda serata di ieri la Corte di Cassazione ha condannato in definitiva i fratelli Salvatore, Giovanni e Cuono Pellini, imprenditori di Acerra, comune in provincia di Napoli. La sentenza ammonta a 7 anni di reclusione per disastro ambientale: è la parola fine ad uno dei tanti capitoli della lotta alle ecomafie.
Nelle scorse settimane i tre sono stati destinatari di un sequestro da 200 milioni di euro che riguardava la società del settore rifiuti e noleggio aeronavale. Grande è stata la gioia da parte dei comitati di Acerra che temevano un rinvio in Appello.
I reati ipotizzati e confermati sono quelli di traffico illecito di rifiuti e disastro ambientale; caduta invece l’aggravante mafiosa. L’indagine “Carosello-Utlimo Atto” ha svelato che nel 2003 i rifiuti industriali provenienti dal Nord siano stati venduti e classificati come “non pericolosi” per essere poi sversati nelle campagne dell’agro nolano o depositati in cave tra Acerra, Giugliano, Qualiano e l’area flegrea. (Fonte Edizione Caserta)
Padre Maurizio Patriciello si esprime sulla questione con un post sul suo profilo Facebook: «Non gioisco. Non ci riesco. Il pensiero che per denaro, solo per quel maledetto, sporco, viscido, lurido, sozzo denaro questa gente ha avvelenato la nostra terra e la nostra gente mi fa più male di una picconata in testa.»
Il parroco di Caivano si batte da anni contro lo scempio compiuto nelle zone del napoletano trasformate in “Terra dei Fuochi”. «Ai fratelli Pellini – conclude Don Patriciello – l’ augurio di pentirsi seriamente. Chiedere perdono a Dio e al popolo al quale appartengono. Quel popolo che non hanno amato. Dio benedica tutti coloro che negli anni si sono impegnati in questa battaglia di civiltà, di onestà, di amore per il loro popolo.»
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