15 Novembre 2023

Disabile bullizzato a Sant’Antimo: emergono novità sul grave caso

Disabile bullizzato a Sant'Antimo: la madre del ragazzo è stata minacciata e uno degli aggressori è stato scarcerato, tutti i dettagli

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Disabile bullizzato a Sant'Antimo

Disabile bullizzato a Sant’Antimo: È stata diffusa ieri la notizia sconvolgente delle violenze sessuali e psicologiche perpetrate ai danni di un minorenne disabile di Sant’Antimo, in provincia di Napoli.

Disabile bullizzato a Sant’Antimo: ricapitoliamo cosa è successo

Le attività di indagine dei Carabinieri della Tenenza di Sant’Antimo, coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord e dal Tribunale per i Minorenni di Napoli, hanno permesso di far luce sul caso, portando all’arresto di tre giovanissimi di Sant’Antimo.

Stando a quanto emerso, il trio – Giuseppe Guadagno di 20 anni, Lorenzo Ferrajuolo Barbato di 19 anni e Vincenzo Verde di 18 anni – si è reso responsabile di atti persecutori e violenza sessuale di gruppo ai danni di un loro compagno di scuola disabile di 17 anni.

I fatti sarebbero avvenuti lo scorso marzo 2023 a casa della vittima e si sarebbero ripetuti per oltre un anno. Alcuni episodi sarebbero stati anche registrati con gli smartphone. I tre avrebbero commesso ripetute aggressioni fisiche, violenze verbali, ingiurie, offese, insulti e atti denigratori. Tra questi: sputi, palpazioni genitali e addirittura urina sul compagno indifeso.

La denuncia della madre della vittima e le successive minacce

Le violenze sono venute a galla grazie all’intervento della madre della vittima, che si è rivolta ai Carabinieri di Sant’Antimo appena ha capito cosa stava succedendo al figlio, da tempo in perenne stato d’agitazione.

«A scoprire cos’era successo – ha raccontato la donna – è stato il fratello maggiore, quest’estate, mentre erano in vacanza, controllando casualmente il suo cellulare. Ha trovato dei video che ritraevano le angherie a cui il fratello minore era stato sottoposto».

Da lì, la mamma, una 53enne che ha chiesto l’anonimato per tutelarsi, ha preso il coraggio e ha deciso di denunciare per porre fine alle sofferenze del figlio, il quale le ha detto di non averle detto nulla per vergogna.

Oltre il danno anche la beffa: l’incubo di questa famiglia non finisce qui. Infatti, la signora ha riferito ai giornalisti del MATTINO di aver ricevuto minacce dai genitori dei ragazzi dopo i provvedimenti di fermo. Le avrebbero intimato di lasciare la città, altrimenti gliel’avrebbero fatta pagare.

Disabile bullizzato a Sant’Antimo: Intanto suo figlio non è più lo stesso. A settembre non è voluto tornare a scuola. Passa le giornate da solo in casa a giocare alla playstation e ha sviluppato difficoltà a rapportarsi con gli altri: «ha fatto dei passi indietro in un percorso di crescita difficile, vista la sua straordinaria sensibilità, rinunciando a creare un rapporto costruttivo con il mondo esterno».

Scarcerato uno degli aguzzini

Sul terribile caso del disabile bullizzato a Sant’Antimo c’è anche un’altra novità: uno degli aggressori è stato scarcerato. Si tratta di Giuseppe Guadagno, il ventenne, che ora è agli arresti domiciliari.

Lo ha stabilito il Gip Vincenzo Saladino del tribunale di Napoli Nord in sede di interrogatorio di garanzia dell’indagato, assistito dall’avvocato Mario Angelino. A motivare la sua decisione sarebbe stato il pentimento dimostrato da Guadagno per l’accaduto. Pentimento che avrebbe convinto il Gip a disporre la sostituzione della misura cautelare della custodia in carcere con quella degli arresti domiciliari.

I tre indagati sono gravemente indiziati, in concorso tra loro e a vario titolo, di atti persecutori e violenza sessuale di gruppo in danno di un minore, con l’aggravante di aver agito approfittando della debolezza psichica e del ritardo cognitivo della vittima.

Restiamo in attesa di ulteriori aggiornamenti.

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