Digiuno intermittente: migliora l’immunoterapia e riduce la cardiotossicità

Digiuno intermittente – La ricerca sul digiuno a intermittenza, condotta dal ricercatore Vincenzo Quagliariello del Pascale di Napoli, ha aperto nuove prospettive nella lotta contro il cancro.

La ricerca è stata pubblicata sulla rinomata rivista Nature Communications. Lo studio mostra come un digiuno di più di un giorno alla settimana possa amplificare l’efficacia dell’immunoterapia. Inoltre, può ridurre la cardiotossicità.

Digiuno intermittente: lo studio premiato del dottor Quagliariello

Il lavoro ha ricevuto il primo premio del AIACE (Fondazione per il sostegno della ricerca oncologica), confermando l’importanza della ricerca nell’area della cardio-oncologia. La dieta mimante il digiuno (Fasting Mimicking Diet, FMD) aumenta l’attività antitumorale degli inibitori dei checkpoint immunitari. Inoltre, abbassa anche i rischi di infiammazione sistemica e eventi cardiovascolari avversi.

Il dottor Quagliariello, specialista in Patologia clinica e biochimica clinica, ha recentemente ricevuto il premio Young Investigator Award 2024 per il suo contributo nella ricerca oncologica. La sua indagine sul legame tra cuore, sistema immunitario e tumori promette di migliorare l’efficacia delle terapie, riducendo al contempo gli effetti collaterali cardiovascolari.

In collaborazione con l’University of Southern California e l’IFOM di Milano, la ricerca evidenzia il valore del digiuno. Questa strategia complementare rende l’immunoterapia più potente. Inoltre, riduce la tossicità, migliorando l’efficacia delle terapie oncologiche.

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