25 Agosto 2020

Di Maio, elezioni comunali 2021: “Patto M5s-Pd per il sindaco di Napoli”

Mentre entra nel vivo la campagna elettorale per le elezioni amministrative del prossimo 20-21 settembre, Luigi Di Maio pensa già al 2021: “Raggi e Appendino non in discussione. Possibile patto M5s-Pd per i sindaci di Napoli e Milano”

Guarda avanti il Ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio e non si sofferma più di tanto sulle prossime elezioni amministrative. Il focus dell’ex capo politico del M5s è sul 2021, quando importanti città come Roma, Bologna, Torino, Milano e la stessa Napoli saranno chiamate al voto. A quell’appuntamento, secondo il Ministro, bisogna arrivare con la consapevolezza di poter riprodurre su scala locale il patto M5s-Pd. Partendo, però, da un mea (o nostra) culpa.

Attualmente – dice Di Maio in un’intervista al Fatto Quotidiano – non governiamo in nessuna Regione e abbiamo l’1 per cento dei sindaci. Ma io voglio favorire la nascita di una generazione di amministratori del M5S che sappiano governare anche in coalizione, e allora serve un tavolo nazionale con il Pd per ragionare sulle Comunali del 2021. Si sono stretti diversi accordi a livello comunale. Io ho lavorato sul mio territorio, ed è arrivata un’intesa a Pomigliano d’Arco. In Puglia e nelle Marche i territori hanno dato una indicazione diversa, che va rispettata, e dico fin d’adesso che farò campagna per i nostri candidati“.

Di Maio: “M5s deve crescere, sì ad alleanze col Pd nelle grandi città”

Tuttavia, spiega il Ministro, il M5S “deve crescere“, e ciò passa inevitabilmente per un dialogo strutturato con il Pd nelle grandi città che andranno al voto: “Per le Comunali del prossimo anno serve un ragionamento complessivo sulle città, partendo da Roma, Milano, Torino, Napoli e Bologna“.

Attenzione, però. Per Di Maio né Virginia Raggi, né Chiara Appendino sono in discussione. “Non devono fare un passo indietro – dice –, e non mi pare che ci sia una folla di candidati eccelsi pronti a sostituirle. Le persone e le loro capacità contano”, per poi aggiungere: “c’è una generazione di eletti che ci chiede di fare accordi sui territori, e ci sono sindaci che vanno appoggiati“.

Veto sul centrodestra. Anche se…

Il modello del Governo Conte 2, dunque, per il Ministro “va replicato dove è possibile a livello locale“. Chiaro veto, però, a qualsiasi discorso con il centrodestra: “Matteo Salvini, con cui non parlo dall’anno scorso, ha dimostrato di non essere serio. Basta guardare la sua campagna elettorale, dove viola tutte le regole anti-Covid“. Ma grossomodo – e con termini ben più duri e ingiuriosi (“il partito di Bibbiano“) – lo stesso ex capo politico dei 5 stelle aveva chiuso la porta ad un’alleanza col Pd non più tardi di un anno fa. E non molto tempo prima di siglare, poi, l’accordo con i dem.

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