Detenuto riabbraccia il suo cane: la concessione della direttrice
In carcere da un anno, la direttrice della casa circondariale gli permette di rivedere il suo unico amico
DETENUTO RIABBRACCIA IL SUO CANE-Una storia commovente, che getta una luce diversa sull’idea dei detenuti e della detenzione. Un detenuto, arrestato per motivi non troppo gravi, si trovava in carcere da circa un anno. Durante questo periodo, l’uomo ha sperimentato la solitudine e l’abbandono, privo di alcun tipo di conforto da parte di un parente o di un amico.
La vicenda è accaduta nella Casa Circondariale di Lecce, che da tempo si prodiga per la rieducazione sociale dei suoi ”ospiti”. L’obiettivo di fondo è il recupero e l’accoglienza.
Detenuto riabbraccia il suo cane: Zair, l’amico a quattro zampe
Dopo una detenzione di oltre 12 mesi, durante i quali non c’erano mai state visite, la dottoressa Monica Rizzo, contando sull’approvazione della direttrice, Maria Teresa Susca, ha ritenuto opportuno offrire un po’ di conforto a quest’uomo solo e senza fissa dimora. Così ha disposto l’incontro con il suo unico amico, il suo cane, Zair.
L’incontro si è teneramente svolto in un roseto curato da un detenuto. Ecco alcune testimonianze provenienti dal carcere: “Tale trattamento è l’unico in grado di rispondere ai particolari bisogni della personalità di ciascun soggetto, ancora più efficace se si dà particolare attenzione al modo in cui il soggetto ha vissuto, alla sua storia specifica, al suo vissuto familiare”. Comprendere i bisogni dei condannati, assecondarli, è la tecnica più efficace e fruttuosa per il riscatto e la rieducazione sociale.
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