10 Ottobre 2024

Denuncia dei fogli di via emessi ai manifestanti del 5 ottobre

Conferenza stampa a Napoli per denunciare i "fogli di via" emessi contro i manifestanti del 5 ottobre a Roma e le ingiustizie legate alla libertà di protesta.

Credit Photo: immagine personale

Fogli di via

Fogli di via – Oggi, giovedì 10 ottobre, si è svolta una conferenza stampa in Piazza Plebiscito a Napoli, alla quale parteciperà anche Potere al Popolo.

L’incontro si concentrerà sui 51 fogli di via emessi contro i manifestanti del 5 ottobre, quando oltre 10mila persone hanno marciato a Roma contro il genocidio in Palestina.

Fogli di via: contesto della manifestazione del 5 ottobre

Durante la manifestazione del 5 ottobre, il Governo Meloni ha messo in discussione il diritto a manifestare, sancito dall’articolo 17 della Costituzione.

Le forze politiche e mediatiche hanno alimentato un clima di tensione intorno alla protesta, trascurando le ragioni politiche e la violenza subita da migliaia di persone.

Quella giornata ha rappresentato una vera e propria prova generale di Stato di polizia, accentuata dall’approvazione del Ddl 1660, considerato un Ddl Repressione.

Alla fine della manifestazione, le autorità hanno schedato migliaia di persone e imposto identificazioni forzate, nonostante la piazza fosse stata autorizzata.

Le conseguenze: repressione

Le forze dell’ordine hanno arrestato un giovane e lo hanno posto agli arresti domiciliari, accusandolo di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.

Inoltre, le autorità hanno emesso ben 51 fogli di via a persone che non avevano commesso alcun reato, privandole della libertà di entrare a Roma per un periodo che varia da sei mesi a qualche anno.

Queste restrizioni rappresentano un attacco alle libertà personali e collettive.

La normalizzazione della repressione, in particolare quella preventiva, è un rischio per l’esercizio della libertà di dissenso e di protesta.

Pertanto, invitiamo tutti a partecipare alla conferenza stampa di domani, per dare voce alle vittime di queste misure e denunciare le ingiustizie subite.

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