25 Settembre 2023

Degrado alla Galleria Principe Umberto: il disperato appello dei cittadini

I cittadini chiedono aiuto al sindaco Manfredi. Una residente: "è peggio di una discarica a cielo aperto"

Fonte: Wikipedia

Crollo Galleria Principe di Napoli

DEGRADO ALLA GALLERIA PRINCIPE UMBERTO – La Galleria Principe Umberto, sta diventando una zona di degrado, lasciata a sé stessa, tra rifiuti dei senzatetto e la mancata manutenzione. Con il crollo della facciata dal lato di via Pessina infatti, avvenuto qualche mese fa, la galleria è diventata in parte inagibile.

Arriva quindi l’appello disperato dei cittadini che richiedono l’intervento del sindaco Manfredi per risolvere la difficile situazione.

Le condizioni di degrado alla Galleria Principe Umberto

Con il crollo della facciata di via Pessina, hanno delimitato l’area danneggiata. Il problema è che ha ristretto parte della carreggiata a pochi metri dal Museo Nazionale e piazza Dante. Questo porta spesso a lunghe code di veicoli e non solo: chi transita a piedi, infatti, è costretto a camminare quasi al centro della strada.

Inoltre si aggiunge il fatto che la galleria sta diventando una discarica a cielo aperto, data la presenza di senza fissa dimora che alloggiano sotto i porticati in cerca di un riparo. Residenti e commercianti sono indignati, e chiedono un intervento veloce di ripristino dello stato dei luoghi e controlli.

La richiesta d’aiuto della cittadinanza

Una residente del luogo, Cristina Becchimanzi, si è rivolta ai colleghi del giornale InterNapoli.it  per denunciare la condizione di degrado in cui risiede la galleria:

 «Sono scandalizzata per quanto accade. Un tesoro artistico di questa portata, nei pressi del Museo Nazionale e battuta ogni giorno da migliaia di turisti, è da tanto tempo in queste condizioni. La Galleria Principe Umberto oggi è peggio di una discarica a cielo aperto, almeno quelle vengono pulite ogni tanto. Qui non viene nessuno, non c’è controllo ed è pericoloso anche per i senza fissa dimora che vi stazionano. Se ci fosse un ulteriore crollo, quali sarebbero le conseguenze?». 

La Becchimanzi rivolge anche una richiesta d’auito al sindaco di Napoli Gaetano Manfredi:

«Quando l’ho incontrato mi disse che erano stati stanziati 10 milioni di euro per la Galleria Principe ma evidentemente si è confuso con la Galleria Umberto, quella vicino al San Carlo. Mi aveva detto che avrebbero fatto dei lavori alla Galleria Principe ed invece la situazione è soltanto peggiorata. Forse il sindaco divide Napoli in zone di serie A, serie B e serie C. Ma qui siamo nel cuore di Napoli, il posto deve essere piantonato e di notte è anche peggio. È uno scempio».

Arriva anche la denuncia di un commerciante storico di via Pessina, Giovanni Amodio: «Questa zona è diventato un pisciatoio, un orinatoio con i turisti che hanno fotografato i senza fissa dimora che si lavavano all’area aperta». 

Poi aggiunge:  «Per me è uno schifo. Non può essere questo un biglietto da visita per chi viene a Napoli. Nel 2023 non ci sono persone che ospitano i senza fissa dimora? Il Comune se ne deve fare carico, bisogna invitarli ad andare nelle strutture. Io li aiuto, specialmente d’inverno».

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