22 Giugno 2023

Decreto PA, riserva di posti del 15% nei concorsi pubblici per i volontari

Decreto PA, riserva di posti del 15% nei concorsi pubblici per chi ha terminato il Servizio Civile. "Forte incentivo", afferma Borrelli

Decreto PA

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Nei concorsi pubblici arriva la riserva del 15% dei posti per i volontari che hanno terminato il Servizio Civile. Il Decreto PA, divenuto Legge, stabilisce questo obbligo per specifiche Pubbliche Amministrazioni, nei casi di assunzione di personale non dirigenziale.

Il Presidente del Forum Nazionale del Servizio Civile Enrico Maria Borrelli, all’approvazione in via definitiva in Senato del Decreto-legge n. 44/2023, ha dichiarato che questo è un “traguardo storico nella valorizzazione dell’istituto”. Borrelli ha asserito che con tale raggiungimento si è concretizzata la valorizzazione del servizio civile in Italia. Da apprezzare, in particolare modo, l’impegno del Ministro per lo Sport ed i Giovani Andrea Abodi che ha portato avanti l’iniziativa, avvalorando il ruolo dell’istituto nella cultura, nella politica e nell’opinione pubblica italiana.

“Questa norma può costituire inoltre un forte incentivo, soprattutto in un periodo di contrazione delle domande presentate dai giovani, e un autentico riconoscimento dell’impegno e del servizio alla Patria che ogni anno rendono decine di migliaia di operatori volontari. Confidiamo pertanto in una piena ed immediata attuazione da parte di tutta la pubblica amministrazione nazionale e localeha concluso Borrelli.

Decreto PA, quello che c’è da sapere

Le persone che hanno portato a termine il Servizio Civile, nei prossimi concorsi pubblici, avranno diritto a dei posti riservati. Il Decreto PA prevede infatti in favore di tali operatori volontari, una riserva di posti pari al 15% nelle assunzioni di personale non dirigenziale.

La riserva è prevista per tutte le Amministrazioni dello Stato:

  • gli istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative;
  • le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo;
  • le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane, e loro consorzi e associazioni;
  • le istituzioni universitarie;
  • gli Istituti autonomi case popolari;
  • le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni;
  • tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali;
  • amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale.

Inoltre, è da prevede anche nei concorsi pubblici delle aziende speciali e istituzioni strumentali all’attività degli enti locali di cui al Decreto Legislativo 267 del 2000.

La misura introdotta con il Decreto PA – come anticipato da Borrelli – nasce con lo scopo di potenziare il valore del Servizio Civile universale in Italia attraverso una specifica premialità. L’Aula del Senato ha approvato la fiducia chiesta dal Governo sul Dl Pa nel testo che ha già ricevuto il disco verde della Camera. Il voto a favore è arrivato con 103 sì, 72 no e un astenuto.

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