De Luca: “Nessun inceneritore, così rilancio la Campania”
Vincenzo De Luca all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno di Portici ha affrontato uno dei temi caldi della politica campana, presentando il suo piano per lo smaltimento delle eco-balle in Campania, promettendo di agire in fretta.
[ads1]
Non sarà costruito nessun inceneritore. Lo assicura Vincenzo De Luca, che ha inserito al primo posto della sua agenda di Governatore della Regione l’emergenza rifiuti e il problema dello smaltimento delle eco-balle. “Pensiamo ad una soluzione che tenga conto delle risorse disponibili e dei tempi di soluzione dei problemi, che devono essere accelerati, e della sostenibilità sociale degli interventi”, ha dichiarato De Luca, che aggiunge: “Dovremo far crescere il sistema industriale campano specializzato sui temi dell’ambiente, sui temi del recupero energetico e dello smaltimento dei rifiuti urbani. Vorremmo trasformare una grande emergenza ambientale in una grande occasione per un rilancio industriale qualificato della Campania”.
Entro due settimane al massimo De Luca intende presentare un programma preciso che permetterà nel giro di due o tre anni di smaltire gli oltre 6 milioni di ecoballe, oggi ammassate principalmente a Giugliano. Il tutto per un costo di almeno 500 milioni di euro.
Ma non si fermano qui i piani di Vincenzo De Luca. C’è di più: per rendere Napoli e la Campania un’area sicura e all’avanguardia è necessario investire anche nel monitoraggio delle zone interessante negli anni passati dall’illecito smaltimento dei rifiuti. L’attività di monitoraggio ambientale comincia oggi, con l’intento di riuscire a dare, entro settembre, contezza del grado di pericolosità in cui versa la Terra dei Fuochi: “Oggi lanciamo questo progetto di monitoraggio generale dei terreni, dell’aria e dell’acqua nella Terra dei Fuochi e poi lo estenderemo a tutto il territorio della Regione Campania”, ha spiegato l’ex-sindaco di Salerno, “Riattiveremo il registro dei tumori per aver un monitoraggio attento della evoluzione epidemiologica e della patologia. Per settembre credo che saremo in grado di dare certezze alle popolazioni che vivono in quelle terre. Il tema è maledettamente complicato e noi abbiamo perso nemmeno un minuto di tempo”.
Fatto tutto questo, promette De Luca, la Campania potrà essere il fiore all’occhiello non solo del meridione, ma dell’Italia intera. Entro fine settembre, annuncia De Luca, la Regione presenterà all’Expo di Milano i risultato del monitoraggio completo della Terra dei fuochi, “per spiegare a tutta l’Italia che probabilmente tante campagne informative, a volte deformate e interessate sull’ambiente campano, erano del tutto strumentali. Sarà interessante dire a qualche mio collega leghista che la nostra terra è ben più monitorate rispetto a tante altre aree del Nord. Dimostreremo che il territorio campano è il più monitorato e controllato d’Italia“.
[ads2]
ARTICOLO PRECEDENTE
Festa dei gigli, si rinnova una tradizione di quindici secoli
ARTICOLO SUCCESSIVO