9 Ottobre 2020

De Luca: “La Campania è in anticipo rispetto alle altre regioni”

de luca

De Luca chiarisce alcuni punti fondamentali. “La Regione Campania ha fatto in anticipo cose che gli altri non hanno ancora fatto”

Si è tenuta oggi, alle ore 15,30, la diretta Facebook del Presidente Vincenzo De Luca per analizzare alcuni importanti aspetti sull’andamento dell’epidemia e sulle misure di sicurezza.

In merito alla questione dei tamponi, il Presidente della Regione Campania ha messo in chiaro:

“La situazione, come mostra la Asl Napoli 1, è che i cittadini che si recano senza prescrizione dal medico e vanno autonomamente determinano un affollamento. La Asl per evitare problemi – anche se si presentano senza autorizzazione richiesta dal medico di famiglia – decide di fare i tamponi a tutti quanti, ma stabilisce delle fasce orarie. (Esempio: 70, 100… persone ogni ora). Quindi si va a prendere il numero senza aspettare lì davanti”. 

TAMPONI SU PRENOTAZIONE

Per quanto riguarda quelli che si prenotano sulla piattaforma dell’Asl, circa 300 persone, non ci sono attese. – Aggiunge – Quelli per i quali il medico di famiglia richiede i tamponi. Se poi la gente si presenta così e pretende di fare il tampone è chiaro che si presentano dei problemi.

Secondo l’Unità Speciali di Continuità Assistenziale dell’Asl Napoli 1 – come le altre Asl – sono chiamate a fare un lavoro complicato.”

ORGANIZZAZIONE DELLE ASL CAMPANE

“Vi è una postazione della Napoli 1 che è dedicata ai tamponi delle classi scolastiche, per dare l’esito del tampone in giornata; poi – spiega De Luca – si fanno tamponi alle forze dell’ordine, ai vigili del fuoco, alle forze strategiche, alle residenze sanitarie assistite. Se si presentano centinaia di persone senza prenotazione è chiaro che si determina qualche problema, ma non esiste il tempo di attesa domicilio di 10 giorni, massimo 48 ore e arriva il personale dell’Asl a fare il tampone.”

L’Asl riesce a dare gli esiti e i tamponi in 12 ore per 2300 tamponi al giorno, tranne qualche caso sporadico.

“Vi ho fatto questi esempi perché l’informazione deve essere corretta e, soprattutto, quando ci si collega da Napoli sarei grato che si avvisasse ed evitasse di dare un’informazione sempre arricchita di elementi di contorno, di sceneggiate e quant’altro, perché si sta facendo un lavoro serio”. – afferma ai suoi cittadini il Presidente De Luca.

“LA REGIONE CAMPANIA HA FATTO IN ANTICIPO COSE CHE GLI ALTRI HANNO FATTO” 

La Regione Campania – continua De Luca – ha fatto negli ultimi due mesi un lavoro di prevenzione che non ha fatto nessuna regione d’Italia. Abbiamo cominciato il 12 agosto, avendo approvato un’ordinanza che rendeva obbligatorio il tampone per chi rientrava dall’estero. Unica regione d’Italia ad aver reso obbligatorio il tampone per i rientri.

Da 12 agosto, ha spiegato il Presidente, in Campania sono stati individuati 3000 positivi per poi fare il 90% di test sierologici al personale scolastico con una media nazionale che non arriva al 60%.

Abbiamo aperto le scuole 10 giorni dopo e quindi ne abbiamo approfittato per fare i tamponi o test sierologici al personale scolastico. È la media più alta d’Italia.

Poi abbiamo deciso, già da 10-15 giorni, di rendere obbligatorio l’uso della mascherina anche all’aperto. Il Governo lo sta decidendo in queste ore, noi come sempre, siamo in anticipo.

La Regione, inoltre, ha fornito termoscanner alle scuole, consegnandone già 1500. Lunedì, invece, andranno consegnati un altro migliaio. “Abbiamo dato 3000 euro per i dirigenti scolastici per acquistarli”.

De Luca analizza anche la situazione del turismo: “in Campania abbiamo avuto centinaia di migliaia di arrivi turistici perché la regione si presentava sicuramente organizzata. Vi volevo dire che nel Cilento non c’era un buco per un B&B per questo siamo partiti con il lavoro di prevenzione già dal 12 agosto.”

La differenza – secondo Vincenzo De Luca – è che mentre nei giorni passati si facevano tamponi in maniera generica, adesso i tamponi sono mirati. Cosa significa?

Ecco quanto affermato: “Quelli che abbiamo trovato positivi li sottoponiamo a controlli ripetuti, ma soprattutto controlliamo i familiari, i contatti diretti e indiretti. Più del 90% sono asintomatici e potrebbero andarsene in giro per la Regione a diffondere il contagio. 

La Campania ha fatto una scelta di verità

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