De Laurentiis: “Non sono tifosi, ma delinquenti che mortificano il tifo”
De Laurentiis al Coni parla della questione Ultras relativa a domenica sera
De Laurentiis è intervenuto al Coni parlando alla stampa presente e chiarendo la posizione del club sui fatti accaduti al Maradona domenica sera.
Preoccupato dalla sconfitta con il Milan?
Assolutamente no. Nella vita come nel calcio si vince e si perde e si pareggia. Bisogna vedere alla fine i risultati finali.
La Procura di Napoli ha aperto un fascicolo sui fatti di domenica sera, De Laurentiis sottolinea, sicuro:
Questa è una storia che dura da 50 anni. Finché non si prende la legge della Thatcher e la si mutua in Italia, avremo sempre questi problemi. Quelli non sono veri tifosi ma delinquenti ai quali si permette di andare allo stadio e di mortificare i veri tifosi e le famiglie con episodi che sono davanti agli occhi di tutti.
Sui possibili disordini per la festa scudetto:
Mi auguro di no, anche perché la festa scudetto avverrà allo stadio e allo stadio non ci possono essere dei disordini. Abbiamo la fortuna di avere un signor Questore e un signor Prefetto e credo che tutte le precauzioni possibili verranno prese. Ma poi non è che ci stiamo portando iella da soli parlando di scudetto? Alla fine magari questo scudetto s’ammoscia. E poi bisogna vedere quando si vincerà. Se uno dovesse vincerlo prima, probabilmente anche la celebrazione arriverà man mano perché già i napoletani stanno festeggiando in tutta la città e io sono molto preoccupato essendo scaramantico. Prima ero più scaramantico col cinema, col calcio no perché si gioca sempre, ma ora la stanno facendo tornare. Mi sembra una follia tutto ciò ma fa parte del calore napoletano al quale sono abituato sin da bambino.
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