22 Giugno 2015

De Laurentiis a Radio Goal, Reina torna in azzurro

De Laurentiis, il presidente della SSC NAPOLI, intervenuto a Radio Goal, ha parlato anche di stadio e di mercato

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Venti minuti o poco più sono bastati al presidente De Laurentiis, intervenuto in diretta radio nella trasmissione di Kiss Kiss Napoli “Radio Gol”, per parlare delle ultime vicende relative al Calcio Napoli, soprattutto quelle relative allo stadio San Paolo e al mercato della società azzurra, da qualche giorno movimentato dall’acquisto di Mirko Valdifiori, centrocampista dell’Empoli.

Il patron ha iniziato la conferenza stampa parlando subito del nuovo tecnico Maurizio Sarri, dichiarando: “Sarri mi ha dimostrato di essere quello che credevo che fosse. Ho avuto l’impressione di un uomo attaccato al proprio lavoro, di grande esperienza. Va bene così, c’è sempre un momento in cui ricordiamo altre squadre come Milan o Juve che, in passato, hanno utilizzato allenatori reduci da serie inferiori. Sarri, invece, almeno un anno interessante in A lo ha già fatto”

De Laurentiis si è poi soffermato sulla questione mercato, affermando che Valdifiori: “Storicamente mi è sempre rimasto qui, a metà tra la gola e il palato, questo desiderio insoddisfatto di poter avere un regista, mai avuto nella storia mia a Napoli. Già Verratti, che avevo acquistato e al quale ho poi dovuto rinunciare per il modulo dell’epoca, è un rimpianto. Valdifiori ha tutte le caratteristiche per poter fare molto bene anche perché arriva a Napoli dopo una gavetta molto lunga fatta di sacrifici“.

Per quanto riguarda, invece, l’acquisto di Pepe Reina, il portiere ex-Liverpool attualmente di proprietà del Bayern Monaco, il presidente ci ha tenuto a precisare che: “Ha un appuntamento con noi per le visite mediche domani. Se non ci saranno problemi firmerà il contratto con il Napoli”.

Conclusa la parte sportiva, De Laurentiis è poi ritornato sulla questione del San Paolo affermando che, nelle sue intenzioni per quanto riguarda lo stadio, c’è quello di farne una struttura solo ed esclusivamente sportiva: “Ho grande rispetto e stima per Vasco Rossi, così come per Jovanotti, ma in Italia ci sono location idonee e disidonee“, ha detto il patron, “Lo stadio San Paolo serve a fare calcio. O facciamo i concerti e distruggiamo i campi di gioco o facciamo calcio. Cavani, da noi, si lamentava sempre del manto erboso. L’ho rifatto e rivoltato varie volte come un pedalino, ci abbiamo provato sotto di tutto e di più e finalmente il nostro creatore e manutentore ha fatto un lavoro eccelso, tanto che in Lega il nostro è stato definito il miglior manto erboso italiano. Ecco perché mi sono preoccupato dei concerti e ho un dibattito in comune da cinque mesi. Non sapevo ancora come sarebbe finito il campionato, avrei potuto giocare dei preliminari ad agosto proprio al San Paolo. Se questi signori, durante il concerto, utilizzeranno strutture metalliche saremo paralizzati, ma se utilizzeranno plastica traforata avremo un danno minore”

In merito al restyling, invece, il presidente ha sostenuto di aver già preso l’architetto che ha disegnato lo Juventus Stadium, chiedendosi se varrà la pena di attendere De Magistris oppure il nuovo sindaco che si insedierà a Palazzo San Giacomo l’anno prossimo: “Pare che il comune remi contro Napoli e il Napoli. Lo scorso anno abbiamo eliminato 10mila posti della Curva A ma non l’hanno ancora aggiustata. Si preoccupano di fare i concerti, ma se succede qualcosa chi ce l’ha sulla coscienza? Un conto è ospitare i tifosi di una squadra, un conto è ballarci e saltarci dentro non avendone coscienza. Vogliamo parlare dei bagni? Non esistono! Come faranno le persone durante il concerto? Dovranno far venire quelli chimici come facciamo noi. Lei lo sa che un signore della tv fece pipì in ascensore? Ma perché non fanno i concerti in Piazza del Plebiscito? E’ venuto il Papa, non può venire Vasco Rossi? Mio padre direbbe “a pazziell ‘mmane e criature”.

Le idee del presidente De Laurentiis in merito al futuro del Napoli sembrano dunque chiare, anche se si registra una certa insofferenza da parte della tifoseria per il modo in cui il patron starebbe gestendo la società.

Il Napoli, infatti, dopo l’addio di Rafa Benitez sembra una nave senza nocchiero con i poteri troppo incentrati nelle mani di De Laurentiis il cui progetto internazionalista, secondo alcuni, è tornato troppo frettolosamente alla provincializzazione e al ridimensionamento.

La richiesta di un incontro con la società da parte di Mertens, Insigne e Callejon, intanto, non c’è stata, così come quella con Higuain che è intanto impegnato in Coppa America e restano ancora dubbi su quella che sarà la base di partenza della rosa azzurra per il campionato 2015/16.

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