28 Novembre 2019

Davide Bonavita, il finto ultras bianconero a difesa della città di Napoli

foto tratta dalla bacheca FB di Davide Nouaimia Bonavita

davide bonavita

Davide Bonavita, fondatore del gruppo ultras bianconero “True Boys”, toglie la maschera e confessa: “Sono tifoso del Napoli, ecco il mio piano…”

Davide Bonavita, un nome che rimanda immediatamente al gruppo ultras bianconero “True Boys”, di cui è stato fondatore. Un nome che, come nel celeberrimo racconto pirandelliano “Il fu Mattia Pascal”, nasconde un’altra identità, un’altra pelle, un’altra fede.

Identità insospettabile, perché artatamente ed attentamente nascosta, messa da parte per lunghi anni.

Dietro questa rinuncia a se stessi, un piano, un obiettivo, un proposito che dà senso a qualcosa che un senso non sembra averlo: difendere la propria (per anni rinnegata) città ed impedire ai tifosi bianconeri – quelli veri, che lo sono per DNA – di continuare a vituperare ed offendere la città di Napoli.

Dopo anni di finzioni, cori inneggianti la squadra torinese, vita da stadio, Davide Bonavita esce allo scoperto, buttando la maschera e confessando la verità.

E’ un tifoso napoletano, da sempre.

Mai cambiato fede, mai smesso di amare la sua squadra del cuore.

Ma sentiva di dover fare qualcosa per “difendere la città”.

E così si è mosso in prima persona: ha vestito la maglia a strisce, si è intrufolato nella curva dello Juventus Stadium ed ha fondato il gruppo ultras dei True Boys.

A seguito di profonde divergenze tra lui ed il resto della tifoseria organizzata in merito ai cori di discriminazione territoriali ai danni di Napoli e dei napoletani, Davide ha deciso di uscire allo scoperto e confessare tutto.

Caro Alberto Pairetto (Dirigente Juventus) il Cavallo di Troia non l’hai potuto fermare. Dal 2013 ho lavorato per il mio progetto e mi sono sentito come un uomo in cella con il 41 bis… per una cosa, interrompere il vostro equilibrio Rubentino, per non farvi più cantare “Lavali col F….”. Grazie a me non la canterete mai più … tutto il resto nei prossimi giorni.
P.S. per tutti quelli che mi hanno seguito negl’ ultimi 6 anni, sapete avete fatto parte sempre della mia amicizia, so che molti di voi non accettano questa verità ma sappiate bene chi disonora la sua patria è perso … il mio sangue è stato sempre AZZURRO e nella mia vita esistono solo due colori, il Bianco e l’Azzurro.
FORZA NAPOLI FINO ALLA MORTE e come dice la frase sul mio profilo “’Mo ce ripigliamm’ tutt’ chell che è ‘o nuost”.

Un messaggio chiaro, che spiega brevemente il senso e le motivazioni del suo agire.

Sei anni – dice – in cui si è sentito in carcere ed ora appare “liberato” da un senso di oppressione regalatogli dalle sue stesse decisioni.

Il suo post non ha mancato di sollevare un polverone ed ha ricevuto oltre quattrocento commenti da parte delle tifoserie di entrambe le squadre.

Incredulità, sgomento, rabbia, delusione…e c’è chi lo accusa apertamente di aver messo su una messinscena al solo fine di farsi pubblicità.

 

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