Daniela Di Maggio a Domenica In, chiede giustizia per GioGiò
La donna chiede giustizia per suo figlio, e chiede alle istituzioni una legge che condanni anche i minorenni all'ergastolo
DANIELA DI MAGGIO A DOMENICA IN – Ieri è andata in onda la prima puntata della nuova stagione di Domenica In, il programma condotto da Mara Venier. Tra gli ospiti, la conduttrice ha invitato Daniela Di Maggio, la madre di Giovanbattista Cutolo. Daniela si batte per avere giustizia nei confronti di suo figlio, chiedendo l’ergastolo anche per i minorenni.
L’intervista di Daniela di Maggio a Domenica In
Daniela Di Maggio è la madre di Giovanbattista Cutolo, il musicista 24enne ucciso il 31 agosto scorso da un ragazzino di 16anni in Piazza Municipio. Parlando con Mara Venier, la donna chiede l’ergastolo anche per i minorenni e giustizia per suo figlio. Il 9 ottobre infatti ci sarà una grande manifestazione a Roma per chiedere che venga approvata questa legge denominata ‘Giovanbattista Cutolo’.
Nella lunga intervista Daniela racconta di suo figlio e dell’obiettivo che si è posta per avere giustizia nei sui confronti:
“Chi era Giogiò lo si è visto dalle 6.000 persone che hanno partecipato al suo funerale. Napoli si è inginocchiata per lui”. Ora sono una condottiera, voglio portare avanti la battaglia per avere giustizia. Di fronte alle ingiustizie ci si deve indignare, non ci si può girare dall’altra parte.
Basta con i modelli che propongono pistole, collane d’oro, musica con contenuti di violenza”, si esalti la Napoli per bene, la Napoli dell’arte. Quella dell’assassino è una Napoli brutta, che non ci appartiene con tutte le sue volgarità”. Le leggi del 1988 sui minori “sono una sciatteria, una cattiveria”.
Poi annuncia: “Mi metterò a Roma con il sacco a pelo finché non cambieranno le leggi. Il minore di oggi non è quello degli anni ’80”.
La donna ha già incontrato negli scorsi giorni la premier Giorgia Meloni e diversi esponenti del Governo, come i ministri Matteo Salvini e Carlo Nordio. Alle istituzioni la mamma di Giovanbattista chiede di cambiare le leggi che riguardano i reati commessi da minori.
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