Crollo discoteca Santo Domingo: tragedia con almeno 98 morti

Crollo discoteca Santo Domingo – Nella capitale della Repubblica Dominicana, una tragedia ha colpito il paese. Il crollo di una discoteca, uno dei locali più frequentati della città, ha provocato la morte di almeno 98 persone e il ferimento di oltre 160.

L’incidente è avvenuto durante un concerto di Rubby Pérez, famoso cantante di merengue. Il drammatico evento ha scosso l’intero paese, con i soccorritori che continuano a scavare tra le macerie per trovare eventuali sopravvissuti.

Crollo discoteca Santo Domingo: tra le vittime 2 campioni di baseball

Tra le vittime, spiccano due nomi noti nel mondo del baseball: Octavio Dotel, ex lanciatore della Major League Baseball (Mlb), e Tony Blanco Cabrera. Dotel, che aveva vinto le World Series nel 2011 con i St Louis Cardinals, è stato trovato in vita ma è deceduto poco dopo per le gravi ferite riportate.

Anche l’ex giocatore Tony Blanco Cabrera, 44 anni, ha perso la vita. La tragedia ha colpito profondamente la comunità sportiva, che ha subito un duro colpo con la perdita di queste due leggende del baseball.

La discoteca, chiamata “Jet Set“, era gremita di persone, con stime che parlano di 500 a 1000 presenze al momento del crollo. Il locale, molto popolare a Santo Domingo, è stato devastato dal cedimento improvviso del tetto, che ha seppellito i presenti sotto tonnellate di detriti. Le operazioni di soccorso sono proseguite per diverse ore, con i vigili del fuoco che hanno rimosso macerie e detriti per cercare di liberare le persone intrappolate.

Sul posto si è recato anche il presidente della Repubblica Dominicana, Luis Abinader: ha espresso solidarietà alle famiglie delle vittime e ha visitato i luoghi dell’incidente. Il lutto per le vittime ha scosso non solo il mondo dello sport e della musica, ma tutta la nazione.

Questa tragedia ha fatto il giro del mondo, suscitando un’ondata di commozione e solidarietà. I media locali continuano a seguire da vicino le operazioni di recupero e i dettagli delle vittime.

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