11 Novembre 2020

Covid, Galli:”Dobbiamo scordarci il Natale e il cenone”

Foto da profilo Twitter di Massimo Galli

galli picco di contagi

Un concetto molto semplice: con il covid bisogna dimenticare i grandi cenoni di Natale e riaprire con molte cautele. I pensieri di Galli

COVID – Sarà un Natale diverso da tutti gli altri: ormai gli italiani lo hanno capito. La nostra penisola è divisa in fasce colorate a seconda del rischio che i cittadini corrono per il coronavirus.

Ci sono delle aree in lockdown mentre altre un po’ più ‘libere’, tuttavia le parole del dotto Galli non lasciano ampi margini: il Natale e i cenoni, come siamo abituati a ricordarli, per quest’anno sono quasi banditi.

E’ il concetto che ha espresso il noto infettivologo e primario di Malattie Infettive dell’ospedale Sacco di Milano al Global Health – Festival sulla Salute Globale.

Di seguito le sue dichiarazioni: ”Alla luce dei numeri, se gli interventi non funzionassero arriveremmo a Natale nel pieno della seconda ondata. Se funzioneranno, dovremo adeguarci a una riapertura graduale e a molte cautele, per non ripetere quanto già successo a Ferragosto”.

“Rispetto alla scorsa primavera, quando la gente era impaurita, ma solidale e disponibile a seguire le disposizioni, ora c’è molta stanchezza e anche molta rabbia. Posizioni irrazionali trovano molto più spazio”.

Poi a Cartabianca, su rai 3, ha detto:”Anche nella migliore delle ipotesi non possiamo trasformare il prossimo Natale nel Ferragosto scorso quando ci siamo giocati tutto, perché il virus era alle nostre spalle solo per pugnalarci. Scordiamoci i grandi cenoni con le famiglie allargate“.

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