24 Novembre 2020

Covid, Campania senza medici: hanno rinunciato in 2 su 3

Si ringrazia teleromagna24.it per la foto.

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Covid, la Campania resta senza medici: due su tre hanno rinunciato a prestare il loro servizio professionale in regione

Covid, non c’è pace nei cieli della Regione Campania.

La seconda ondata del virus, che dalla Cina si è diffuso in tutto il mondo, ha messo in ginocchio non solo la salute pubblica ma anche l’economia di interi Paesi, già travolti dall’impietosa prima comparsa del virus, ad inizio 2020.

Anche in Campania, la situazione legata alla curva epidemiologica di questa seconda ondata appare molto più seria rispetto a quanto accaduto durante la scorsa primavera, quando il lockdown generalizzato aveva risparmiato la Regione da una minaccia pandemica più grave.

Nonostante le restrizioni anticovid, in Campania più severe che altrove, il virus ha evidenziato problemi che agitavano la sanità pubblica oramai da oltre un decennio.

Tanto che, come evidenziato a più riprese dallo stesso Presidente Vincenzo De Luca, nonostante l’elevata disponibilità di posti letto sia di terapia intensiva che subintensiva, la Regione ha dovuto chiedere aiuti alla Protezione civile.

A destare preoccupazione, infatti, non è la carenza di strutture o macchinari atti a curare dal covid-19, ma la grave carenza di personale sanitario, in particolare di medici anestesisti.

La Regione, così, non più tardi di due settimane fa ha chiesto e ottenuto un bando da parte della Protezione Civile, in cui si chiedevano medici pronti a partire per la Campania, destinati ad aiutare i colleghi nella sfiancante battaglia contro il covid.

Covid, i medici richiesti erano 450: le domande arrivate solo 156.

Di queste, 7 non rispondevano ai requisiti necessari; 25 sono in attesa di riscontro e ben 97 sono state seguite da rinunce.

Attualmente sono entrati in servizio soltanto 27 medici, di cui solo 3 anestesisti, una delle figure professionali maggiormente ricercate in Regione.

Come reso noto dalla Regione Campania, ben 2 medici su 3 hanno rinunciato all’incarico.

Ma quali sono i motivi della rinuncia?

Sono i più disparati: dal trattamento economico che, probabilmente, non soddisfa alcuni degli aventi diritto, alla precarietà del rapporto lavorativo – che ha durata di un solo anno.

A sorprendere, poi, c’è un altro dato difficile da comprendere: molti dei medici che avrebbero risposto al bando della Protezione Civile, sembrerebbero non esistenti, ovvero pare abbiano comunicato numeri di telefono, email o nomi errati.

Dunque, allo stato attuale, con soli 27 medici giunti dal bando del DPC, l’emergenza sanitaria campana, legata alla carenza di personale, non ha trovato risposta adeguata alle necessità della regione governata da De Luca.

 

 

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