Covid, Burioni: “La vaccinazione pediatrica nel nostro Paese è andata malissimo”
Burioni a “Che tempo che fa”: “Le vaccinazioni stanno calando continuamente. La vaccinazione pediatrica in Italia è andata malissimo”
COVID- Mortalità e vaccinazioni pediatriche, questi i temi trattati nella serata di ieri dal virologo Roberto Burioni a ‘Che tempo che fa’, il programma condotto da Fabio Fazio.
Il virologo pesarese si è basato sui dati del ministero della Salute e ha fatto riferimento all’intervento del ministro Speranza, che ieri a “Che tempo che fa” ha spiegato l’allentamento delle misure anti-contagio e ha ringraziato tutti i membri del Cts e l’intera struttura commissariale.
Roberto Burioni ha affermato: “Noi non siamo in mezzo ad una catastrofe, grazie a questo vaccino. Però bisogna farselo. Dobbiamo convivere con questo virus, ma questo non vuol dire vivere come se il virus non ci fosse. Il vaccino è il perno per un ritorno ad una vita normale. Dobbiamo essere più veloci e mettere i pazienti e i medici in condizione di poterla usare. Siamo stati molto bravi nei vaccini , dobbiamo essere bravi anche con gli antivirali”.
Il virologo ha nuovamente insistito sull’importanza del vaccino, facendo anche riferimento alla vaccinazione pediatrica: “Le vaccinazioni stanno calando continuamente. Sono passate da 60mila, un mese fa, alla settimana a poco più di 18mila. Ciò che è sicuramente passato è che non c’è più bisogno di vaccinarsi: non è così! La vaccinazione pediatrica nel nostro Paese è andata malissimo. Sta scendendo e come si può vedere nel grafico, la media è del 33% con due dosi, ma in alcune regioni siamo a percentuali molto, molto basse. Ci sono 7 milioni di persone che non hanno fatto neanche la prima dose e possono andare incontro a conseguenze gravissime. Un milione di ultra 50enni non ha fatto nemmeno una dose, di questo milione, nell’ultima settimana si sono vaccinati solo 4mila. Bisognerebbe provare a convincerli a vaccinarsi, bisogna fare qualcosa, anche le terze dosi stanno calando”.
“C’è la sensazione che la pandemia sia finita- ha concluso Burioni-, ma non è così”.
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