25 Gennaio 2024

Costringe la fidanzata 16enne a prostituirsi con 40 uomini: arrestato

L'ex fidanzato, un 26enne italo marocchino è accusato di sfruttamento della prostituzione minorile, revenge porn, atti persecutori e tentata estorsione.

foto di repertorio

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FINDAZNATA PROSTITUIRSI CON 40 UOMINI – Un ragazzo è stato arrestato con l’accusa di aver costretto la fidanzata 16enne a prostituirsi con almeno 40 uomini. Oltre a questo, il ragazzo avrebbe minacciato la ragazzina di mandare foto compromettenti se non avesse continuato a ricevere i clienti. Arrestato martedì scorso, con le accuse di sfruttamento della prostituzione minorile, revenge porn, atti persecutori e tentata estorsione.

Fidanzata 16enne costretta a prostituirsi con 40 uomini: i dettagli

Succede tutto in provincia di Milano, dove una ragazzina 16enne è costretta alla prostituzione, ricevendo almeno 40 uomini. La giovane è usata per pagare i debiti di droga del suo ex fidanzato, un 26enne italo marocchino. I fatti sono avvenuti tra ottobre e gennaio, dove la vittima ha vissuto un’incubo.

Stando alle indagini, la vittima veniva picchiata con pugni, schiaffi, e sberle. Veniva anche minacciata dall’ex fidanzato, che poteva diffondere le sue foto compromettenti se non avesse proseguito nel ricevere i clienti.  Cosa che ha fatto comunque, pubblicando foto intime sul profilo Instagram della ex fidanzata dopo averle preso la password. 

I ricavati servivano per saldare i debiti di droga, ma anche per acquistarne altra e giocare alle slot machine. L’aguzzino, inoltre, parlando con i genitori della ragazza chiedeva mille euro per non pubblicare le foto della figlia: «Ho immagini di tua figlia che fuma crack, è nuda ed è con i clienti. Datemi i soldi o non vi restituisco il cellulare».

La denuncia dei genitori

A quel punto, i genitori della vittima hanno denunciato l’accaduto alle autorità lo scorso 16 gennaio. Dagli accertamenti è emerso che la vittima sia stata picchiata e drogata. L’uomo ha anche minacciato alcuni compagni di classe della vittima.

L’inchiesta lampo, guidata dal giudice per le indagini preliminari di Milano, Alberto Carboni, ha permesso di emettere una misura cautelare la sera di martedì 23 gennaio. L’uomo è accusato di sfruttamento della prostituzione minorile, revenge porn, atti persecutori e tentata estorsione.

Fonte: Corriere della Sera

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