Coronavirus, Tar boccia ordinanza De Magistris: vale ordinanza di De Luca
Coronavirus, De Magistris contro De Luca in tema di movida. Il Tar boccia l’istanza del sindaco di Napoli e promuove l’ordinanza della Regione
Coronavirus – La Fase2 dell’emergenza legata al CoVid-19 risulta essere estremamente concitata.
Attraversata da decine di opinioni contrastanti, paiono essersi formate immediatamente due tendenze in netta opposizione tra loro: quelli per cui l’emergenza è alle spalle e si può riprendere una vita normale e chi, di contro, ritiene il pericolo ancora incombente.
Il Presidente della Regione Campania, com’è evidente, appartiene alla seconda schiera.
E’ preoccupato che la pandemia possa tornare, che il numero di contagi possa riprendere a salire.
Per il Governatore, un ritorno alla Fase1 metterebbe in ginocchio non solo la regione sotto la sua giurisdizione, ma l’intero Paese, che non potrebbe sopportare un nuovo lockdown.
Per questo motivo, ha serrato i controlli contro la movida serale, individuando nell’assembramento di giovani, dediti a scambiarsi bottiglie di alcolici e a comunicare a stretto contatto senza l’uso (obbligatorio) della mascherina un pericolo incombente.
Di parere opposto, il primo cittadino di Napoli, che aveva emesso un’ordinanza in netta controtendenza rispetto ai dettami del Governatore.
Risultato della disputa? Si è finiti al Tar.
Ed il Tar ha dato ragione al Presidente De Luca.
In sostanza, è stata bocciata e, dunque, cancellata, l’ordinanza comunale del 29 maggio, in quanto in netto contrasto con le misure previste nell’ordinanza del Presidente della Regione.
Cautela ed attenzione, dunque.
Vietato allentare le briglie, in una Campania con una fortissima densità abitativa e che si è distinta per l’efficacia delle misure fin qui adottate.
La movida può aspettare, almeno per un altro po’.
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