18 Marzo 2020

Coronavirus, Protezione Civile: “2648 nuovi casi oggi”. I dati dell’ISS

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Coronavirus, la conferenza stampa della Protezione Civile. Borrelli: “2648 nuovi casi oggi”. Brusaferro: “Ecco i dati elaborati dall’ISS”

Coronavirus – Come di consueto, Napoli.zon segue in diretta per voi la conferenza stampa giornaliera della Protezione Civile.

Oggi Borrelli è stato affiancato dal Prof. Brusaferro.

Questi i dati comunicati da Borrelli in merito all’andamento dell’epidemia da covid-19. Borrelli informa che mancano i dati della Regione Campania, in elaborazione.

Sono 1084 i guariti nella giornata di oggi, per un totale da inizio epidemia di 4025 .

I nuovi casi di positività al coronavirus registrati oggi sono 2648  , per un totale di   28.710  . In terapia intensiva sono 2257.

Si contano, nella giornata odierna,  475  deceduti, il numero più alto registrato finora da inizio epidemia.

I trasferimenti di pazienti contagiati dal covid-19 dalla Regione Lombardia in strutture sanitarie di altre regioni ammontano, ad oggi, ad un totale di 55  .

Si sta procedendo all’installazione di altre tende per il pre-triage fuori gli ospedali.

I DPI (Dispositivi di protezione individuale) distribuiti oggi dalla Protezione civile sono : oltre 1 milione di  mascherine  e 40 ventilatori per la respirazione polmonare.

La Protezione Civile ha attivato un conto corrente per raccogliere le donazioni per l’acquisto di attrezzature sanitarie e di DPI, disponibile sul suo sito.

Borrelli esprime vicinanza ai sindaci della bergamasca, che stanno vivendo un momento di grossa fatica ed impegno.

Il Prof. Brusaferro, dell’ISS, chiarisce i dati statistici elaborati dall’Istituto sull’andamento del contagio da coronavirus.

La curva epidemica è in crescita e le regioni oggi maggiormente coinvolte nel numero di persone positive al covid-19 sono, ad oggi, quelle settentrionali.

Nelle altre aree del Paese c’è una crescita non altrettanto veloce, che però non deve illudere, perché il virus può progredire velocemente ovunque se non si rispettano le regole.

Le terapie Intensive sono quelle maggiormente interessate dall’emergenza, perché hanno posti limitati e, per quanto i pazienti che necessitano del ricovero in TI siano ad oggi meno del 10% dei positivi, si rischia di non poter curare tutti coloro che ne hanno bisogno.

Le persone paucisintomatiche sono invitate caldamente a rispettare le regole di isolamento: l’ISS ha messo a loro disposizione del materiale informativo sul sito dell’Istituto.

Sono proprio gli asintomatici o i paucisintomatici a rappresentare un pericoloso veicolo di contagio del coronavirus.

La mortalità colpisce persone anziane o affette da patologie pregresse.

Queste persone devono essere protette: il Professore raccomanda a costoro di non uscire, nemmeno per la spesa, che dovrebbe venir loro recapitata a casa, onde evitare ch’esse contraggano il virus.

Per quanto riguarda i dati relativi alla mortalità, l’ISS fornisce un’analisi dettagliata delle vittime e dei loro singoli casi.

I dati non sono significativamente diversi da quelli forniti in precedenza: l’inquadramento generale resta lo stesso.

I decessi riguardano prevalentemente persone dagli 70 anni a salire, il 70% dei casi è di sesso maschile. I decessi più elevati si concentrano nella fascia d’età tra gli 80 e i 90 anni.

Una significativa maggioranza dei deceduti era interessato da patologie pregresse, come fibrillazione atriale, ipertensione, disturbi renali, diabete, etc.

I decessi interessano soprattutto chi soffriva di più patologie.

I sintomi più gravi che si concludono con esito infausto sono la febbre alta, la dispnea e la tosse.

A rischio anche i giovani, affetti da disturbi vascolari, disturbi renali, diabete mellito.

L’elevato indice di mortalità del virus in Italia rispetto a quello degli altri Paesi si spiega – chiarisce Brusaferro – con la superiore età media della popolazione italiana. Anche sull’elevata mortalità che sta colpendo i paesi del Nord incide in modo significativo il fatto che, in quei paesi, ci siano molti anziani.

Il Prof. dell’ISS chiarisce che anche un solo decesso rappresenta per il personale sanitario una sconfitta professionale ed umana.

Il Prof. Brusaferro ricorda come ci troviamo ancora in una fase in cui non possiamo vedere i benefici delle misure restrittive entrate in vigore dieci giorni fa.

Non dobbiamo mollare, non è il momento di abbattersi, bisogna continuare ad osservare le direttive governative e dell’ISS, perché è l’unica strada per uscire da questa emergenza“, dice il Prof. dell’ISS, che ringrazia tutte le autorità, sanitarie e governative, impegnate nello sforzo di contenimento del coronavirus.

Non è possibile ancora vedere tradotte in numeri le misure prese dal governo per contenere il contagio del coronavirus: è ancora troppo presto. Dobbiamo attendere ancora qualche giorno, con pazienza e rispetto delle norme“.

 

Napoli.zon vi aggiorna costantemente ed in tempo reale sull’andamento del contagio su tutto il territorio nazionale, con un’attenzione particolare all’emergenza coronavirus in Regione Campania.

 

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