Coronavirus, la conferenza della Protezione Civile. 2214 nuovi casi
Coronavirus, il bollettino quotidiano della Protezione Civile. 2214 i nuovi casi di positività registrati oggi in Italia. Tutti i dati
Coronavirus, tutti i dati della Protezione Civile.
Sono 213 i nuovi guariti per un totale di 1258; si registrano oggi 2214 nuovi casi di positività al test covid-19, per un totale di 12839, di cui 5036 in isolamento domiciliare, 1153 in ti, i pazienti ricoverati presso strutture ospedaliere sono 6650, i deceduti 188.
Il 67% dei deceduti da inizio emergenza aveva patologie pregresse. Il 98% dei deceduti aveva più di 68 anni.
Ad oggi, sono 4600 gli uomini – 2159 in più rispetto a ieri – impegnati per assistenza alla popolazione da parte della Protezione Civile.
Il volontariato fornisce ad oggi 1700 persone impiegate nell’emergenza.
Le strutture operative coinvolte sono ad oggi 2700.
Sono oltre 4milioni le mascherine distribuite ad oggi dalla Protezione Civile, che si impegna a consegnarne tra il milione ed il milione e mezzo ogni giorno.
126 i ventilatori in consegna in Lombardia, Marche e Veneto.
L’installazione di tende per il pretriage prosegue quotidianamente: le tende installate fuori i presidi ospedalieri sono 515 in totale, 53 in più rispetto a ieri.
Consip ha concluso una gara per fornitura di guanti, camici e tutto ciò che serve a supportare gli operatori sanitarie presto avreo i risultati
Si ribadisce l’importanza della donazione del sangue, fondamentale e priva di rischi.
La contrazione che si è avuta nella donazione del sangue è stata evidente ed è un fenomeno da arginare il prima possibile per non creare ulteriori danni al Sistema Sanitario Nazionale.
Per quanto riguarda i senzatetto, la Protezione Civile informa di aver già valutato con il comitato operativo la necessità di dare loro l’assistenza necessaria per far fronte a questa emergenza.
Si stanno cercando delle strutture per poter offrire assistenza ai clochard.
Per quanto riguarda la mortalità l’ISS sta conducendo un approfondimento per analizzare i risultati. Al momento – come notifica il Prof. D’Ancona dell’ISS – sono arrivate solo 70 cartelle cliniche, che sono poche per poter tracciare un quadro definitivo.
In Italia la mortalità è più elevata rispetto alla Cina e si vuol dare una risposta specifica e mirata a questo problema.
Per quanto riguarda il riscontro oggettivo del farmaco anti-artrite sul trattamento della sintomatologia legata al coronavirus, si stanno conducendo studi che presto porteranno a delle valutazioni più dettagliate ed avremo risposte più precise a breve.
Non c’è bisogno della mascherina nei luoghi di lavoro se si mantiene la distanza di un metro tra le persone. Qualora non si riuscisse a mantenere questa distanza, le mascherine vanno necessariamente utilizzate.
Spetta alle Regioni decidere se ridurre le corse dei mezzi pubblici.
Il rischio di contagio su metropolitana ed autobus è simile: tutto dipende dalla distanza tra le persone.
La Protezione Civile consente l’uscita per portare gli animali domestici ad espletare i propri bisogni, ma sempre nel rispetto della distanza di sicurezza un metro e nell’esigenza di limitare quanto più possibile le uscite.
L’appello è quello a tener duro, cercando di mantenere le distanze anche con i propri familiari, onde evitare il propagarsi del contagio.
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