Coronavirus, il bollettino Protezione Civile: “3786 nuovi casi, 525 decessi”
Coronavirus, la conferenza della Protezione Civile. Borrelli: “3786 i nuovi casi di positività, 525 i deceduti”. Tutti i dati di oggi 16 aprile
Coronavirus – Come di consueto, Napoli.zon segue in diretta per voi la conferenza stampa giornaliera della Protezione Civile in merito all’andamento dell’epidemia da Covid-19 sul territorio italiano.
A tenerla, come d’abitudine, il Capo Dipartimento, Angelo Borrelli.
Al suo fianco, il Prof. Brusaferro, Presidente dell’istituto Superiore della Sanità.
Questi i dati comunicati dal Capo Dipartimento in merito all’andamento dell’epidemia da covid-19.
I guariti oggi sono 2072.
I nuovi casi di positività al coronavirus registrati oggi sono 3786 (1189 il numero ponderato).
Continua a decrescere il numero dei ricoverati in terapia intensiva: oggi gli attualmente ricoverati in TI sono 143 pazienti in meno rispetto a ieri. E’ il numero più basso di ricoverati in TI da inizio pandemia.
Si contano, nella giornata odierna, 525 deceduti.
Oggi sono stati 61000 i tamponi eseguiti.
I volontari impiegati nella gestione dell’emergenza sono, ad oggi, 17523, ai quali si aggiungono i sanitari e i militari delle Forze dell’Ordine, dei Vigili del Fuoco ed ai lavoratori delle Regioni.
Le tende per il pretriage sono 835 fuori gli ospedali e 151 negli istituti penitenziari.
I fondi raccolti ad oggi dalla Protezione Civile sono oltre 126MLN di euro. Sono stati spesi finora oltre 31mln di euro, per ventilatori, DPI e potenziamento delle strutture sanitarie.
Oggi è rientrato il primo paziente ricoverato in Germania. E’ in buone condizioni e non necessita di trattamenti di terapia intensiva.
Sono partiti gli 11 medici destinati a Marche ed Abruzzo. Il resto dei medici partirà domani.
Prende la parola il Prof. Brusaferro.
I test sierologici servono ad individuare gli anticorpi al coronavirus, permettendo l’individuazione di vere positività o negatività al test, con una sicurezza pressoché totale.
Servono non a livello individuale, ma a capire la portata del contagio e la circolazione del virus.
“Raggiungere l’immunità di gregge significa che il 70-80% della popolazione è venuta a contatto con il virus, cosa che in Italia non è accaduta in questo momento. Ad oggi non ci sono le basi tecnico-scientifiche per poter dare il patentino di immunità. Questo è un dato che influisce pesantemente sulle decisioni da prendere per la collettività”.
“Il Comitato tecnico-scientifico sta valutando tutte le opzioni percorribili in merito alla Fase2, e alle misure da prendere in questa fase senza incorrere nel rischio di una nuova ondata del contagio da coronavirus. Occorre quindi tracciare le persone positive prima ancora che possano recarsi in ospedale, onde contenere al massimo il contagio“.
In merito allo studio secondo il quale una persona infetta possa contagiare altre persone uno o due giorni prima di presentare sintomi, Brusaferro specifica che la probabilità di diffondere il virus è altissima per i sintomatici m esiste anche per gli asintomatici.
Per questo, occorre fare in modo di attuare uno screening massiccio per contenere la nascita di eventuali nuovi focolai.
In merito alla futura obbligatorietà del vaccino anti-coronavirus, il Prof. Brusaferro afferma: “Quando avremo il vaccino, dal momento che il 90% della popolazione potrebbe essere suscettibile al coronavirus, penso sia auspicabile che tutta la popolazione sia coperta dal vaccino, in modo da scongiurare l’eventuale riesplosione del contagio“.
Il Prof. Brusaferro prosegue: “Il tema della mortalità in Italia è un tema importante, che il Comitato scientifico sta studiando. Le terapie intensive sono state potenziate significativamente, soprattutto nelle zone ad alta circolazione del coronavirus. In questo momento esistono numerosi posti disponibili nelle terapie intensive, sulle quali si registra un decremento della pressione oramai da un paio di settimane”.
Il Piemonte e la Lombardia sono in controtendenza rispetto alle altre regioni italiane: qui, i numeri del contagio restano altissimi, pur facendo registrare un trend discendente.
“Si può parlare di 3 Italie, a livello di circolazione del virus.
Sud ed isole hanno una circolazione del coronavirus molto contenuta, il Centro registra una circolazione di media intensità, mentre le Regioni del Nord fanno registrare fin dall’inizio una circolazione del virus molto più drammatica.
Ciononostante, i numeri stanno lentamente decrescendo. Questo permetterà di fare screening sul territorio, in modo da intercettare precocemente persone positive ed evitare che il virus possa propagarsi.
I prossimi giorni ci forniranno risposte sull’andamento del virus anche nelle regioni più colpite”.
In merito alle vacanze estive, il Prof. Brusaferro sottolinea: “Bisogna continuare a mantenere altissima l’attenzione per evitare una ripartenza del virus. E’ necessario, quindi, muoversi in maniera graduale, per settori ed accompagnare le valutazioni con un adeguato monitoraggio. Il virus sta continuando a circolare e non possiamo permetterci rilassamenti colpevoli”.
“In Italia si sta alzando notevolmente il numero dei tamponi eseguiti. Solo oggi sono stati eseguiti 61000 tamponi. L’attenuazione della pressione sulle strutture sanitarie permette di poter effettuare tamponi anche sul territorio, soprattutto onde verificare lo stato di salute e la positività al virus di chi è entrato in contatto con pazienti positivi. L’organizzazione sta spingendo verso questo tipo di scenario, soprattutto in ottica Fase2“.
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