27 Marzo 2020

Coronavirus, la ricerca punta su farmaco anti-HIV

Foto di repertorio

coronavirus

Continua la ricerca contro l’infezione da Coronavirus. Si punta sui medicinali anti-HIV: presto prescrivibili anche dai medici di base

La ricerca non si ferma. Prosegue il lavoro dell’equipe di medici, biologi e ricercatori per trovare una cura utile ad arginare l’infezione da Coronavirus.

Si sta continuando, quindi, a testare l’efficacia di farmaci già utilizzati per altre patologie. Tra questi vi è pure uno dei medicinali già usati per la cura dell’Aids.

Il farmaco anti-HIV potrà essere prescritto molto presto anche dai medici di famiglia, così da velocizzare l’iter e tentare di arrestare più facilmente l’epidemia di Coronavirus.

Nel frattempo i vari team scientifici lavorano unendo le forze su più fronti.

A Napoli si continua a sperimentare il farmaco normalmente utilizzato contro l’artrite. La sperimentazione, finora, starebbe dando risultati positivi.

A Roma, il Centro Nazionale Ricerche e lo Spallanzani stanno lavorando grazie ai fondi stanziati per trovare il prima possibile un vaccino contro il Covid-19.

All’Irccs Ospedale San Raffaele di Milano ci si muove sulla raccolta di dati sia clinici che biologici sull’efficacia dei farmaci somministrati nei vari ospedali italiani.

L’Istituto di Ricerca Pediatrica di Padova, invece, sta studiando le risposte del sistema immunitario al Coronavirus. L’intento è quello di formulare nuovi approcci terapeutici partendo dall’identificazione dei meccanismi che portano o meno allo sviluppo dell’immunità al virus.

Si tenta l’utilizzo di anticorpi sintetici, invece, all’Università della Calabria. Qui, il team scientifico sta sviluppando una terapia che grazie all’utilizzo di questi anticorpi sintetici riesca proprio ad evitare che il virus infetti la cellula.

Approccio analitico anche in Sardegna, dove l’équipe di ricercatori dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, ha  realizzato un kit capace non solo di identificare il Coronavirus, ma anche di approfondirne lo studio.

Fonte Il Mattino

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