Coronavirus, da oggi 3000 tamponi al giorno processabili al Cotugno
Coronavirus, ci si prepara alla fase2: screening di massa e molti più tamponi in Campania. L’accelerata del Cotugno di Napoli
Il Coronavirus continua a diffondersi sul territorio nazionale, nonostante abbia rallentato la sua corsa oramai da due settimane.
Il numero di contagi giornalieri, però, pur essendo diminuito rispetto a quelli registrati fino a due settimane fa, resta piuttosto alto.
Per questo, per poter passare alla Fase2 senza rischiare di tornare in piena emergenza, occorre implementare i controlli sulla popolazione ed effettuare uno screening di massa, in modo da evitare la nascita di nuovi focolai.
Il Presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, ha informato la cittadinanza in merito ai lavori che si stanno tenendo per stilare un programma chiaro ed efficace, al fine di poter avviare la tanto sospirata Fase2.
Screening di massa necessari, dunque.
Per questo motivo, già da oggi è iniziata la distribuzione di mascherine nelle farmacie, in modo da renderle disponibili per i cittadini campani.
Ma non basta.
Predisporre la regione alla Fase2 significa anche e soprattutto evitare nuovi contagi, e circoscrivere quelli che potenzialmente potrebbero trasformarsi in nuovi focolai.
Dunque, si rende necessario effettuare un numero molto più consistente di tamponi sulla popolazione, numero di tamponi che in Campania è inferiore rispetto a quello di altre Regioni.
Ricordiamo, infatti, che ad inizio epidemia, l’unico laboratorio regionale in grado di processare i tamponi era il Cotugno di Napoli.
A questo, si sono aggiunti diversi nosocomi su tutto il territorio regionale, per poter permettere uno screening più veloce e completo.
Ed è proprio il Cotugno a rendersi protagonista dell’ennesima accelerazione in tal senso.
Il Direttore del nosocomio, Maurizio Di Mauro, informa: “Da oggi sarà possibile processare 3000 tamponi al giorno presso la nostra Azienda ospedaliera. Questo consentirà di effettuare uno screening efficace su tutti i familiari o le persone venute a contatto con i positivi al coronavirus. In ottica riapertura di parte delle attività restate fino ad oggi chiuse, si rende, infatti, necessario, effettuare tamponi anche a tutti i lavoratori che torneranno sui loro luoghi di lavoro. In questo modo, potremo sapere se sono positivi ed evitare nuovi focolai“.
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