2 Aprile 2020

Coronavirus, bollettino Protezione Civile:” 2477 nuovi positivi, 760 decessi”

Fonte: pixabay

Coronavirus covid-19

Coronavirus, la conferenza della Protezione Civile. Borrelli: ” 2477 i nuovi casi di positività. 760 i deceduti”. Tutti i dati di oggi 2 aprile

Coronavirus – Come di consueto, Napoli.zon segue in diretta per voi la conferenza stampa giornaliera della Protezione Civile in merito all’andamento dell’epidemia da covid-19 su territorio italiano.
A tenerla, come di consueto, il Capo Dipartimento, Angelo Borrelli.
Al suo fianco, il Prof.  Sergio Iadicoli,Direttore Epidemiologia e Igiene dell’Inail.
Questi i dati comunicati dal Capo Dipartimento in merito all’andamento dell’epidemia da covid-19.
Sono  1431  i guariti nella giornata di oggi, per un totale da inizio epidemia di  18278.
I nuovi casi di positività al coronavirus registrati oggi sono 2477, per un totale di attualmente positivi di 83049.

Nuovi contagi in calo rispetto a ieri, quando ne erano stati registrati 2937.

In terapia intensiva sono attualmente ricoverati 4053 pazienti, 18 in più rispetto a ieri.

Questo è un importante segnale di stabilizzazione della pandemia. Non è dato prevedere quando inizierà la fase decrescente della pandemia.

Ciò che è certa è la necessità di continuare ad osservare il DPCM in modo tale da evitare una nuova impennata dei contagi.

Borrelli spera che a maggio, continuando a rispettare fermamente il DPCM restrittivo atto a contenere la diffusione del contagio, si possa iniziare progressivamente ad uscire dalla fase emergenziale.

Il Capo Dipartimento della Protezione Civile sottolinea, però, che al momento non si può fare alcuna previsione in merito all’andamento dell’epidemia e alla progressiva diminuzione delle misure di sicurezza.

Si contano, nella giornata odierna,  760   deceduti.
I trasferiti dalla Regione Lombardia oggi sono  2 , per un totale di 105: di questi, 65 covid-positivi e 40 affetti da altre patologie. Di questi, 32 pazienti sono stati trasferiti in Germania.
Le tende montate, ad oggi, fuori i presidi ospedalieri, sono 790, 4 in più rispetto a ieri.
Sono 151 le tende installate negli istituti penitenziari.
I volontari impiegati nella gestione dell’emergenza sono, ad oggi, 16506, ai quali si aggiungono i sanitari e i militari delle Forze dell’Ordine.
I fondi raccolti ad oggi dalla Protezione Civile sono oltre quasi 101mln di euro. Sono stati spesi quasi 10mln di euro per ventilatori e DPI.

Oggi è partito il secondo nucleo della task force dei medici, per un totale di 76 dottori destinati alle aree del Nord, gravemente flagellate dall’epidemia.

La struttura creata dall’Associazione Nazionale Alpini a Bergamo è stata aperta.

A Iesi è stato installato un ospedale dalla Marina Militare.

Tutte le forze armate sono impegnate nella gestione dell’emergenza su tutto il territorio nazionale, con particolare attenzione alle Regioni maggiormente piagate dal coronavirus.

Prende la parola il Prof. Iadicoli, che avvia un focus sul rapporto tra lavoro e salute, in relazione alla pandemia in corso.

L’INAIL è impegnata non solo per la tutela dei lavoratori affetti da covid-19 ma anche nella ricerca, che è una delle attività sostenute dall’Istituto.

Il Prof. Iadicoli sottolinea come tanto il sistema sanitario nazionale quanto l’intero sistema lavorativo siano stati messi sotto stress da una prova inimmaginabile ed abbiano risposto in modo impeccabile.

I lavoratori, abituati a lavorare in ufficio, hanno reinventato e rimodulato l’organizzazione del proprio lavoro, continuando a sostenere il Paese in un momento estremamente difficile.

L’INAIL tutela tanto i lavoratori colpiti da coronavirus quanto i lavoratori che sono a casa a causa del coronavirus stesso.

L’Istituto ha attivato il modo per dare i giusti riconoscimenti ed indennizzi ai familiari di chi purtroppo è deceduto a causa del virus, contratto sul posto di lavoro (ad esempio il caso dell’operatore del 118).

Assieme agli operatori sanitari, anche la componente sanitaria dell’INAIL ha mantenuto aperti tutti i proprio ambulatori e servizi,  per non privare i pazienti dell’assistenza sanitaria necessaria.

 

 

 

 

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