Coronavirus, bollettino Protezione Civile: “1615 i nuovi casi, 610 i deceduti”
Coronavirus, la conferenza della Protezione Civile. Borrelli: “1615 i nuovi casi di positività, 610 i deceduti”. Tutti i dati di oggi 9 aprile
Coronavirus – Come di consueto, Napoli.zon segue in diretta per voi la conferenza stampa giornaliera della Protezione Civile in merito all’andamento dell’epidemia da Covid-19 sul territorio italiano.
A tenerla, come di consueto, il Capo Dipartimento, Angelo Borrelli.
Al suo fianco, il Prof. Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità (Css).
Questi i dati comunicati dal Capo Dipartimento in merito all’andamento dell’epidemia da covid-19.
Sono 1979 i guariti nella giornata di oggi.
I nuovi casi di positività al coronavirus registrati oggi sono 1615.
Continua a decrescere il numero dei ricoveri in terapia intensiva: oggi i ricoverati in TI sono 88 pazienti in meno rispetto a ieri.
Si contano, nella giornata odierna, 610 deceduti.
I volontari impiegati nella gestione dell’emergenza sono, ad oggi, oltre 15mila, ai quali si aggiungono i sanitari e i militari delle Forze dell’Ordine, dei Vigili del Fuoco e dei lavoratori delle Regioni.
I fondi raccolti ad oggi dalla Protezione Civile sono oltre 113MLN di euro. Sono stati spesi finora oltre 25mln di euro, per ventilatori, DPI e potenziamento delle strutture sanitarie.
Oggi è partito il terzo contingente di medici della task force anti coronavirus. Si tratta di 73 medici provenienti per la maggior parte da centro-Sud e destinati a portare supoorto in Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.
Altri 12 medici sono in arrivo dalle Marche.
Il Prof. Locatelli ha fatto un’ulteriore riflessione sui dati epidemiologici raccontati oggi e ha parlato della famosa Fase 2.
“Degli ultimi cinque giorni, ben quattro si sono conclusi con un numero negativo di pazienti ricoverati rispetto al precedente, ivi compreso quello odierno. E per quel che riguarda il numero dei pazienti ricoverati nelle Terapie Intensive siamo a cinque giorni su cinque con un calo rispetto al giorno precedente, che documenta una volta di più quanto è stato appena rimarcato dal Dott. Borrelli, cioè che c’è una riduzione della pressione sanitaria. Questo va anche visto nella prospettiva della Fase 2. Quando si parla della Fase 2, forse non viene sempre adeguatamente sottolineato che ridurre questa pressione sarà utile anche e soprattutto nelle regioni a maggior impatto epidemico nell’ottimizzare la gestione dei malati affetti da patologie diverse dal CoVID-19, che naturalmente non sono venuti a scomparire. C’è poi un’altra rilevazione che merita una sottolineatura: oggi, pur nel numero ancora importante di decessi registrati, ci sono dieci regioni principalmente localizzate al centro-sud e una Provincia Autonoma, quella di Bolzano, in cui questo numero è inferiore alle dieci unità. Questo è un successo importante da attibuirsi all’efficienza e alla performance delle misure di restrizione oltre che chiaramente alla capacità di tutto il Sistema Sanitario Nazionale di aver fatto fronte ad una situazione emergenziale come questa”.
“Vi è poi da parte mia l’opportunità di sottolineare che oggi si è andato ulteriormente avanti nella costruzione della grande progettualità dello studio di sieroprevalenza perché con altri colleghi si è avuta un’assai proficua teleconferenza con i direttori generali e i loro delegati delle Regioni Italiane e delle Province Autonome esattamente per condividere e razionare una sorta di modus operandi per cercare di attivare lo studio di sieroprevalenza, su cui un largo consenso è stato documentato anche oggi in conferenza. Di questo siamo tutti particolarmente grati, perché è un obiettivo importante da andare a perseguire assieme, ricordando che studi di questo tipo sono appannaggio di pertinenza e gestione da parte delle strutture sanitarie nazionali e regionali”.
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