Corea del Sud, cosa rischia il presidente Yoon Suk-yeol dopo la legge marziale
Il presidente della Corea del Sud rischia l'Impeachment. La misura potrebbe essere votata anche da diversi membri del suo partito.
Nella giornata di ieri aveva fatto scalpore la notizia secondo cui il presidente della Corea del Sud aveva dichiarato la legge marziale nel Paese. Atto che ha trovato sin da subito un’opposizione netta da parte della popolazione e nella fetta di parlamentari avversa.
E proprio 190 parlamentari sono riusciti a scavalcare le barricate davanti alla sede dell’Assemblea nazionale e, quindi, votando all’unanimità per chiedere di ritirare la legge marziale. Voto che, da costituzione, obbliga il presidente a revocare la disposizione.
Cosa rischia ora il presidente del partito conservatore?
Corea del Sud, la situazione dopo il ritiro della legge marziale
I partiti di opposizione della Corea del Sud dopo il voto all’unanimità per la richiesta di ritiro della legge marziale non hanno seppellito l’ascia di guerra. Nei prossimi giorni, infatti, presenteranno una mozione di impeachment per rimuovere dal suo incarico il presidente Yoon Suk-yeol.
Tuttavia, affinché questa mozione passi sono necessari i voti di oltre due terzi del parlamento. Tradotto 201 voti su 300.
I media di Seul, poi, sostengono che l’improvvisa dichiarazione della legge marziale da parte del presidente Yoon non era stata preceduta da una riunione del Consiglio di Stato. Pertanto, questo aggraverebbe la posizione del presidente e potrebbe andare incontro a pressioni per le sue dimissioni o per la sua messa in stato d’accusa.
La data per il voto potrebbe essere fissata per il 6 o il 7 dicembre.
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