Coppa Italia: le pagelle di Napoli-Udinese

Le pagelle di Napoli-Udinese di Coppa Italia, a cura della redazione di Napoli.Zon

Napoli-Udinese: fredda serata al San Paolo con il termometro che segna lo gelo e gli spalti che segnano il minimo stagionale con meno di 10 mila spettatore tra gli spalti, nonostante il prezzo dei tagliandi più che accessibile.

Il Napoli e l’Udinese applicano tanto turn over, segno che la testa e gli obbiettivi restano per entrambe al campionato, ma nonostante tutto la Coppa Italia serve ai rispettivi allenatori per valutare l’eventuali alternative ai titolarissimi e per le così dette riserve, un momento per farsi notare.

Primo tempo crudo e acerbo con un Napoli che riesce a fare la solita fase di possesso ma che non riesce a pungere sotto porta con Callejon prima punta e Ounas e Giaccherini sulle fasce, mancando di lucidità nella fase di movimento senza palla. Inizia secondo tempo con il copione del primo. Partita che cambia al settimo minuto della ripresa, con l’ingresso in campo di Mertens e Insigne: il primo disegna, l’altro concretizza. Passaggio del turno in cassaforte con il minimo sforzo e ora testa alla Sampadoria attesa sabato al San Paolo.

Le pagelle di Napoli-Udinese a cura della redazione di Napoli.Zon

Sepe (6): mai seriamente impegnato.

Maggio (6): sempre pronto e attento.

Maksimovic (6): buona prova nonostante il poco impiego stagionale, ottimi anticipi.

Koulibaly (6,5): la solita sicurezza garantita.

Hysaj (6): impiegato a sinistra, porta avanti il compito assegnato.

Zielinski (5,5): impreciso, gira spesso a vuoto.

Jorginho (5,5): serata grigia, precisa ma senza la fantasia del regista.

Rog (6.5): cresce a vista d’occhio.

Ounas (6): tanta qualità ma ancora molta imprecisione tattica.

dal 76st – Allan (sv).

Callejon (5,5): l’esperimento da prima punta fallisce palesemente.

dal 58st – Mertens (6,5): entra e cambia la partita con l’assist ad Insigne.

Giaccherini (5): vuoto assoluto

dal 58st – Insigne (7): uomo partita, entra e sblocca la partita.

All. Maurizio Sarri (6): tanto turn over, ma il risultato è in cassaforte.