Conte in conferenza: Gilmour e Buongiorno out
Conte in conferenza stampa: Gilmour e Buongiorno sono out! I tempi di recupero
Fonte: foto esclusiva Napoli Zon

Ha aperto la lunga stagione delle conferenze stampa del Napoli quella di oggi con protagonista Antonio Conte. Il mister ha risposto alle numerose domande dei giornalisti dando anche degli indizi sulla condizione dei calciatori all’inizio del ritiro.
Preoccupano le condizioni del difensore Alessandro Buongiorno e quelle del centrocampista Billy Gilmour. Di seguito le parole del mister.
Conte su Buongiorno e Gilmour
Senza troppi giri di parole, mister Conte ha raccontato le condizioni dei calciatori Buongiorno e Gilmour che hanno saltato i primi allenamenti.
“Buongiorno ha avuto un’operazione, ci auguriamo che nel giro di tre settimane possa tornare disponibile. Gilmour ha finito con noi poi ha fatto due gare con la nazionale ed ha accusato qualche problema agli adduttori e stiamo cercando di monitorare bene la situazione, è inutile forzare all’inizio e si va a curare. Sono tutti importanti quelli che stanno qui”
Sul turnover della squadra
Il mister in conferenza ha perciò parlato anche del tema del turnover. Gli infortuni di Gilmour e Buongiorno sono un classico esempio di come una stagione lunga possa inficiare sull’andamento delle condizioni di salute della squadra.
“Quando hai tante competizioni non puoi fare il titolare ed il non titolare, ci sarà spazio per tutti perciò c’è esigenza di implementare una rosa non strutturata ed ancora oggi non è strutturata per tutte le competizioni. Lo stiamo facendo in maniera mirata per il presente ma anche molto sul futuro, arrivano giocatori che a parte De Bruyne hanno dimostrato di essere di buona prospettiva ma non hanno ancora raggiunto il picco e io dovrò essere bravo a migliorarli e farli crescere per alzare ancora di più il livello. Il mio lavoro sarà fondamentale, molti hanno scelto questa situazione anche perché può migliorare la loro carriera e anche per Lucca, Lang, Marianucci che ha 21 anni, presto Beukema, parliamo di giocatori buoni ma che sanno che loro per primi vogliono crescere e questo porterò benefici nel tempo. Prendi ad esempio Amir, l’hai preso dal Verona, oggi è un calciatore importante, non era così quando l’abbiamo preso, lo stesso per Marianucci e gli altri, l’importante è prendere chi sposa la causa, il lavoro, la serietà, l’appartenenza.”
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