21 Aprile 2020

Conte alle Camere per un’informativa sull’emergenza

Conte ha tenuto, prima al Senato e poi alla Camera, un’informativa sulle recenti iniziative del Governo per fronteggiare l’emergenza Covid-19

Il presidente del Consiglio dei Ministri Conte ha illustrato in Parlamento le recenti iniziative del Governo per fronteggiare l’emergenza Covid-19.
Con riferimento alle iniziative adottate sul piano interno, il Presidente Conte ha ribadito <<che la pandemia ha costretto a misure di estrema urgenza adottate sempre nel rispetto dei principi di massima precauzione e di proporzionalità>>.

In merito alla risposta sanitaria per l’emergenza il Premier ha sintetizzato in 5 punti la strategia elaborata in queste ultime settimane.

  1. dobbiamo mantenere e far rispettare, a tutti i livelli, le misure per il distanziamento sociale e promuovere l’utilizzo diffuso dei dispositivi di protezione individuale, fino a quando non saranno disponibili una specifica terapia e un vaccino;
  2. dobbiamo rafforzare le reti sanitarie del territorio come arma principale per combattere il virus. A questo riguardo, il Governo si sta adoperando perché siano rafforzati tutti i servizi di prevenzione… ha aggiunto che si presterà particolare attenzione alle case di cura e residenze sanitarie assistenziali;
  3. intensificare, in tutto il territorio, la presenza di “Covid hospital” come strumento fondamentale della gestione ospedaliera dei pazienti.
  4. uso corretto dei test, sia di quelli molecolari (banalmente il tampone), sia di quelli sierologici (analisi del sangue), utile strumento di indagine e conoscenza epidemiologica…;
  5. rafforzamento della strategia di mappatura dei contatti sospetti (contact tracing) e di teleassistenza con l’utilizzo delle nuove tecnologie. L’immediatezza nella individuazione dei contatti stretti dei casi positivi e il loro conseguente isolamento sono cruciali per evitare che singoli contagiati possano determinare nuovi focolai. Per questo, un’adeguata applicazione informativa direttamente disponibile su smartphone è uno strumento essenziale per accelerare questo processo. Questa applicazione sarà comunque offerta su base volontaria e non obbligatoria e faremo in modo che chi non vorrà scaricarla non subirà limitazione nei movimenti o altri pregiudizi.
conte

Immagine di repertorio

Il presidente si è poi soffermato sulla c.d. seconda fase sottolineando che <<Si prospetta, adesso, davanti a noi, una fase, molto complessa. Dobbiamo procedere a un allentamento del regime attuale delle restrizioni soprattutto quelle che riguardano le attività produttive>> . Aggiunge poi che <<questo riavvio deve avvenire sulla base di un piano ben strutturato e articolato, che comporti una revisione dei modelli organizzativi di lavoro, delle modalità del trasporto pubblico e privato, di tutte le attività connesse.Anche per le misure di distanziamento sociale ci saranno alcune modifiche>>.

In merito al ritorno alla normalità chiarisce che avverrà con gradualità e che il Comitato di esperti nominato il 10 aprile sta elaborando proposte utili per permettere al Governo di assumere decisioni a riguardo.
Con l’aiuto del Comitato il Governo sta elaborando un programma di aperture progressive che sia omogeneo su scala nazionale.

Sostegno all’economia

Per quanto riguarda il sostegno all’economia ricorda che è all’esame della Camera dei Deputati il decreto legge n.23 con cui diventano operative alcune misure a sostegno di imprese, artigiani, autonomi e professionisti.
Il provvedimento che prosegue e amplia lo spettro di interventi disposti nel decreto-legge cosiddetto “Cura Italia”, è incentrato su tre principali direttive: a) misure di sostegno alla liquidità delle imprese, volte a sbloccare ulteriori flussi di finanziamento garantiti a beneficio del sistema produttivo; b) misure di tutela degli asset strategici nazionali; c) misure fiscali volte a prorogare le scadenze esistenti e a incentivare le spese sostenute dalle imprese per una riapertura in sicurezza della produzione.

Fasce fragili della popolazione

Con il dPCM firmato il 28 marzo il Governo ha anticipato ai Comuni una quota del 66% delle erogazioni previste dal Fondo di solidarietà comunale, pari a 4,3 miliardi di euro, che sono stati girati ai Comuni e che potranno essere utilizzati a ulteriore garanzia della piena funzionalità dei servizi pubblici erogati. Inoltre, con un’ordinanza della Protezione Civile del 29 marzo 2020, sono stati anticipati 400 milioni di euro sempre ai Comuni per consentire loro di distribuire aiuti alimentari ai cittadini più bisognosi, sotto forma di buoni spesa o, in alternativa, di generi alimentari e di prima necessità direttamente consegnati.
Oltre i 25 miliardi del “Cura italia” il Governo chiederà al Parlamento un ulteriore scostamento dagli obiettivi di bilancio 2020 aggiungendo una cifra non inferiore a 50 miliardi.
Questo ulteriore ricorso al disavanzo dovrà servire a finanziare varie misure destinate tra le altre cose: al rafforzamento del personale sanitario, della protezione civile e delle forze di sicurezza; alla proroga e al rafforzamento degli ammortizzatori sociali, in particolare la cassa integrazione e indennizzi per gli autonomi e per le partite IVA; al sostegno di coloro che non sono coperti da cassa integrazione; a misure di sostegno alle piccole, alle medie imprese; a fondi aggiuntivi per Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni; agli interventi di sostegno dei settori particolarmente colpiti dalle misure di contenimento del virus.

L’Unione Europea

Il Premier Conte ha dichiarato che <<Affinché tutti i Paesi possano superare l’emergenza sanitaria, possano ricostruire le rispettive società e le economie, è necessario che le Nazioni sappiano mettere in campo una risposta coordinata, una risposta solidale. L’Unione europea e l’Eurozona non possono permettersi di ripetere gli errori commessi durante la crisi finanziaria del 2008. È un rischio che non possiamo più correre.>>

In merito agli interventi fa un passaggio sul MES dichiarando: <<non si può pensare che la risposta possa essere affidata a interventi peraltro modesti sul piano finanziario e per di più basati su un accordo intergovernativo come il Mes..>>.
Poi riguardo le proposte presente a livello Europeo fa un’apertura sia alla proposta francese che prevede strumenti di debito comune e fondi ai paesi europei, nonché alla proposta spagnola che con qualche variazione l’Italia potrebbe appoggiare, in considerazione della conformità e finalità simili.

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