Coniugi mummificati nella villa di Verona: dopo l’autopsia
Era stato trovato un testamento in cui i coniugi esprimevano il desiderio di lasciare i loro averi al Wwf
Ticonsiglio

CONIUGI MUMMIFICATI VERONA – Dopo l’autopsia, gli interrogativi sulla vicenda di Marco Steffenoni di 75 anni e Maria Teresa Nizzola di 76 anni, hanno trovato risposta. I due anziani ritrovati mummificati nella loro villa a Montericco, tra Verona e Negrar di Valpolicella, conducevano una vita ritirata e isolata e sono morti probabilmente a metà dicembre a causa di un’intossicazione da monossido di carbonio. Maria Teresa, seduta davanti al camino da cui fuoriusciva il gas, è deceduta per prima. Marco è rimasto esposto più a lungo e, con un tasso di monossido nel sangue pari al 42%, ha avuto un arresto cardiaco che è risultato fatale.
Il ritrovamento è avvenuto il 15 marzo, quando alcuni esploratori urbani hanno scoperto i corpi mummificati, ormai irreversibili, all’interno dell’abitazione apparentemente disabitata .
Coniugi mummificati nella villa di Verona: l’eredità
In merito all’eredità, entrambi avevano redatto testamenti, affidandosi a un notaio emiliano. Sulla base delle loro volontà, avevano designato il WWF come erede universale. Dunque il patrimonio, che include la villa e diversi immobili nel Mantovano, dovrebbe passare al WWF, che si occuperà anche delle esequie. . Le autorità escludono responsabilità esterne, e la Procura di Verona si appresta a chiedere l’archiviazione del caso.
FONTE: Fanpage
Fonte foto: Ticonsiglio.
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