Confronto De Laurentiis-Garcia: le scuse e le “accuse” del tecnico

Nella giornata di ieri il patron azzurro Aurelio De Laurentiis ha avuto modo di avere un lungo confronto con il tecnico francese, monsieur Garcia. A riportare un resoconto del confronto tra le parti è l’edizione odierna di La Repubblica; se da un lato emerge con chiarezza il mea culpa da parte dell’allenatore del Napoli, dall’altra emergono con altrettanta limpidezza le lamentele che avrebbe rivolto alla società.
Ecco il resoconto.

Confronto De Laurentiis-Garcia: il resoconto

Come detto in precedenza, la giornata di ieri è stata la giornata del confronto. Una lunga discussione tra presidente e tecnico per cercare di stabilizzare la barca – quella del Napoli – che da troppe settimane è vittima delle correnti. Un resoconto esaustivo di quanto si son dette le parti lo hanno fatto i colleghi di La Repubblica. Ecco quanto hanno scritto:

“De Laurentiis terrà tutti sulla corda almeno fino alla trasferta del 21 ottobre di Verona, da cui il Napoli dovrà iniziare subito la sua risalita in classifica. Il presidente ieri si è confrontato a lungo soprattutto con Garcia, che sa di aver evitato in extremis l’esonero e ha ammesso i propri errori, accettando le critiche con umiltà e spirito costruttivo.

Monsieur Rudi si è reso conto di essere stato troppo integralista nei suoi metodi di preparazione delle partite, nei cambiamenti tattici e nella gestione non sempre razionale delle sostituzioni, da cui sono scaturiti i malumori da parte della squadra. Ma il tecnico francese non si è limitato a cospargersi il capo di cenere e si è lamentato a sua volta con la società, che non ha mai preso posizione dopo le plateali proteste di Kvaratshelia, Osimhen e Politano”.

– La Repubblica

Quindi, quanto emerge dal confronto è una divisione delle colpe, se di colpe si può parlare. Ma basterà per mettere da parte tutte queste questioni extracalcistiche e a tornare con la testa al calcio giocato? Rudi Garcia ha pochi giorni per dimostrare di aver imparato la lezione. Ha dieci giorni per determinare il proprio futuro. Non ci resta che aspettare.

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