Conclusa la prima edizione del Festival di Sky Arte a Napoli. Il Rinascimento parte da qui
Si è conclusa ieri sera la prima edizione del Festival di Sky Arte a Napoli. Oltre 50 eventi e 150 protagonisti, per un totale di 15 mila presenze.
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Quale migliore cornice se non la città di Napoli, per un simile appuntamento con l’arte e con la cultura in tutte le sue forme? Ieri sera, con un concerto speciale di Vinicio Capossela al Rione Sanità, si è conclusa ufficialmente la prima edizione del Festival di Sky Arte. Con lui e tra gli altri, Manuel Agnelli, Cristina Donadio, Ivan Cotroneo e Oliviero Toscani.
È stato un incantevole carosello di mostre, eventi musicali, installazioni scenografiche e incontri letterari, in quella che da sempre è considerata la capitale europea dell’arte e della cultura. “Napoli è un mondo. Napoli è uno stato mentale. Napoli è un’attitudine, Napoli è il luogo dove si può testimoniare la vivacità e le contraddizioni culturali e sociali del Paese. Il Rinascimento parte da qui”. Così ha parlato JR, artista francese e protagonista del progetto Inside Out, che nei giorni scorsi ha trasformato il Lungomare Caracciolo in una splendida e inedita galleria d’arte contemporanea. Il tutto è stato suggellato dalla partecipazione e dall’entusiasmo di un pubblico di oltre 15 mila persone, tra cui 150 studenti dell’Università Federico II e numerosi giovani artisti dell’Accademia delle Belle Arti.
La manifestazione è ormai conclusa, ma lascia alla città di Napoli due opere d’arte permanenti. Ovvero, la facciata del MURO al Parco dei Ventaglieri, realizzata dall’artista internazionale M – City, e i 10 basamenti di Piazza Montesanto raffiguranti 10 personaggi iconici napoletani, realizzati dall’artista di strada Roxy in the Box.
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