Il Comune di Marano vieta la processione nelle strade dei clan
Il Comune di Marano vieta la processione della Madonna nelle strade dei clan per evitare “inchini”, pena il sequestro della statua
Il Comune di Marano vieta la processione nelle strade dei clan: lo ha annunciato il comandante della Polizia municipale di Marano (Napoli) Luigi Maiello, in una comunicazione ufficiale inviata a Don Giovanni Catone, sacerdote della parrocchia Gesù Cristo Re e Santa Maria ad Montes, alla Commissione Straordinaria di Marano (il Comune è stato sciolto per mafia nel luglio 2021), alla Prefettura di Napoli, al commissariato Giugliano della Polizia di Stato e alla Compagnia Marano dei Carabinieri.
Per la processione religiosa in onore dei festeggiamenti della Madonna il 3 luglio, non saranno autorizzate deviazioni – per nessun motivo – nelle strade dove risiedono soggetti “legati direttamente ed indirettamente alla criminalità organizzata”.
Permettere che la processione della Madonna attraversi quelle zone, significherebbe compiere “una sorta di inchino al clan operante in quell’area”. Per tale motivo, nel caso in cui si dovessero compiere deviazioni rispetto al percorso stabilito e autorizzato, la processione verrà immediatamente interrotta e la statua verrà posta sotto sequestro. La funzione religiosa non deve diventare il pretesto per omaggiare i malavitosi.
Il comandante Maiello ha giustificato la decisione presa come un’atto di forza nei confronti della camorra, “il vero tumore” di Marano e di tutte le città del napoletano:
Premesso che sul territorio di Marano di Napoli ed in particolare nel quartiere Torre Caracciolo vigono esclusivamente le regole imposte dello Stato Italiano e lo Stato non si piega, non si inchina. Dovrebbero invece piegare la testa ed inginocchiarsi ai cittadini, gli pseudo camorristi che hanno distrutto il tessuto economico e sociale di questa città, fatta soprattutto di persone perbene e lavoratori. Marano è una bella città però purtroppo come ogni cosa bella ha un male, che è la criminalità, che noi dobbiamo estirpare anche con queste forme simboliche. Entrare in un vicoletto, in una strada privata, per ossequiare un parente o un boss, è un segnale che noi non possiamo tollerare.
Fonti: Fanpage.it e la Repubblica
Fonte: foto laVitaCattolica.it
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