Compleanno Napoli, la città compie 2500 anni
La festa di Napoli.
COMPLEANNO NAPOLI, LA CITTÀ COMPIE 2500 ANNI
Amore e odio si intrecciano in un luogo baciato dal Creatore che incantava già i greci. Ti difendiamo, ti raccontiamo, ti critichiamo e scappiamo per le poche prospettive, però torniamo e brindiamo alla vita dinanzi a questo scorcio di cui non conosciamo appieno la storia.
Anime che vibrano, cuori che battono e labbra che si sfiorano. C’è bisogno di Napoli nel mondo, perché è materia viva che trascende la realtà sensibile e anche quando siamo lontani, è presente con coraggio e orgoglio dentro di noi. È la cornice della nostra vita. Ci osserva, custodisce i nostri passi e desideri. È colonna sonora delle nostre giornate, piena di contraddizioni e anche tradizioni. È arte, musica, calcio e innovazioni e storia culinaria.
Compleanno Napoli, la storia siamo noi
Così canta Francesco De Gregori, nessuno si senta offeso. Perché Napoli è stata Capitale del Regno delle Due Sicilie, invidiata ed apprezzata, amata e detestata come una relazione d’amore sofferta a cui però si dona e si perdona tutto. Napoli è senza veli, è trasparente, ti consegna il male ma è sempre pronta a farti cambiare idea. È il canto dei pescatori all’alba e di chi impasta per fare la pizza, non è più la Napoli delle frasi fatte e dei mandolini.
È la città scelta dai turisti, che sono presenti in massa nei vicoli. A Capodimonte, al centro storico. Al murales di Sua Maestà. A Piazza Plebiscito, al Cristo Velato. Alle catacombe di San Gennaro e a Napoli Sotterranea. Alla Galleria Borbonica e sul Lungomare e anche allo stadio ‘Diego Armando Maradona’. In provincia, a Pompei e a ogni latitudine della mappa dei luoghi in cui vi furono spagnoli e francesi. Napoli siamo noi. Nel bene e nel male. Con le nostre ambizioni, i nostri atteggiamenti e i modi di fare. Derisa e vincente, unica ed originale per la capacità ad adattarsi alle avversità. Generazioni orgogliose di avere le proprie radici alle pendici del Vesuvio, in una città che è immagine e somiglianza di ognuno di noi e di una storia che continuerà in eterno. Perché cara Napoli, te li porti benissimo questi 2500 anni di storia.
Foto Carlo Accardo
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