Caos collaboratori scolastici, servizi a rischio. L’appello: fate presto
Caos collaboratori scolastici servizi a rischio, la lettera appello dal mondo della Scuola: fate presto
Caos collaboratori scolastici servizi a rischio per l’inizio del nuovo anno scolastico, la lettera appello dal mondo della Scuola: fate presto.
Riceviamo e pubblichiamo la lettera-appello di Daniela Pes, Dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo Statale Don Giustino Russolillo di Napoli, relativa alla problematica dei collaboratori scolastici la cui mancata soluzione provocherebbe non pochi disservizi all’inizio del nuovo anno scolastico, mettendo seriamente a rischio il tempo pieno.
“Il problema nasce da lontano.
Fino a metà dell’anno scolastico 2019/2020 (1 marzo), nella scuola i collaboratori scolastici venivano attribuiti sulla base di alcuni parametri oggettivi e si occupavano della vigilanza e della pulizia, in tutto o in parte. In molte scuole, infatti, in virtù di accordi che datano indietro di qualche decennio, una parte del servizio di pulizia è stato “esternalizzato”, affidato cioè a una serie di Consorzi le cui prestazioni venivano contrattualizzate ai lavoratori ex-lsu e retribuite con fondi che, dal MIUR, venivano assegnati alle scuole e versati ai Consorzi.
Nelle scuole in cui il servizio di pulizia era esternalizzato veniva operata annualmente una decurtazione di organico (cioè nel numero dei posti del profilo “collaboratore scolastico”) in proporzione al servizio di pulizia acquistato in base al ragionamento per cui un servizio già pagato non poteva essere duplicato ma creando comunque grave disagio in quanto, mentre i collaboratori scolastici svolgevano e svolgono tuttora anche un servizio di vigilanza, gli operatori ex-lsu non erano titolati a farlo.
La battaglia per l’internalizzazione del servizio è stata lunga ed è esitata nell’immissione in ruolo dei lavoratori ex-lsu quali collaboratori scolastici a tempo indeterminato nelle scuole.
Questo passaggio è stato sancito ufficialmente il 1 marzo 2020.
Molti di questi lavoratori sono stati assunti in regime di full-time ma in molte situazioni anche in regime di part-time per cui, in alcuni istituti, a fronte di un’assegnazione di n. 4 unità di ex-lsu transitati nel ruolo di collaboratori scolastici, si è potuto verificare che ci fossero in servizio n. 8 unità (ciascuna in regime di part-time).
A partire dal settembre 2020, si è aperta la battaglia per la trasformazione full-time di tutti i contratti in regime di part-time di questi lavoratori. In un primo tempo, ciò è stato garantito fino al 31 dicembre 2020 ma, con l’avvio del nuovo anno solare, è stata sancita la definitiva trasformazione di tutti i contratti a partire dal 1 gennaio 2021.
Con la definizione degli organici del personale ATA per il prossimo anno scolastico, si prospettano purtroppo significativi tagli al profilo collaboratore scolastico che andranno a penalizzare le scuole su tutto il territorio nazionale.
Nella nostra Regione, questi tagli hanno grave ripercussione soprattutto su quegli istituti che non hanno, nel loro organico di diritto, posti coperti da titolari. Tali posti sono stati “tagliati” per scongiurare invece, negli istituti in cui tutti i posti erano coperti da titolari “storici”, l’individuazione di personale soprannumerario proprio a causa della trasformazione in full-time dei contratti dei lavoratori ex-lsu transitati nel ruolo di collaboratore scolastico.
Purtroppo, tale situazione avrà come esito che, al 1 settembre, molte scuole si ritroveranno con un numero di collaboratori scolastici in servizio, per garantire il corretto e ordinato avvio dell’anno scolastico, inferiore rispetto a quello cui avrebbero diritto e ciò con grave pregiudizio per tutte le incombenze e le attività preparatorie.
Vero è che tali posti potrebbero, sì, essere coperti successivamente con l’assegnazione di collaboratori scolastici secondo gli adeguamenti alle situazioni di fatto, con la compensazione del numero di posti in difetto e l’attribuzione degli incarichi annuali, ma è anche vero che, poichè ciò, si teme, per esperienza, non accadrà tempestivamente, le scuole si troveranno ad avviare l’anno scolastico, non sappiamo se ancora in regime di pandemia, in condizioni disastrose anche soltanto per assicurare la ordinarietà del servizio istruzione.
Auspichiamo dunque un urgentissimo e tempestivo intervento di tutti gli enti preposti per dare risposta a questa preoccupante vicenda, per sostenere il lavoro di tanti dirigenti scolastici che, ad oggi, guardano all’avvio del nuovo anno scolastico, dopo i tanti sacrifici attivati e il grande impegno profuso, con grande angoscia, ma, soprattutto, per assicurare che in tutte le scuole siano garantiti gli standard di servizio necessari per la riapertura in dignità e sicurezza.
Confidiamo che questa richiesta sia presto attenzionata e soddisfatta dai tavoli interistituzionali e dai competenti organi dello Stato.
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