29 Gennaio 2024

Clan Di Lauro chiedeva il pizzo ad un bar di Arzano: 5 arresti

Le estorsioni sono iniziate dal 2019. La vittima ha sborsato ai membri del clan complessivamente 200mial euro

immagine di repertorio

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CLAN DI LAURO ARZANO – Si ritenevano proprietari di un bar situato nel napoletano, precisamente ad Arzano. Per questo motivo i membri del clan Di Lauro chiedevano il pizzo al proprietario dell’attività.

L’incubo per il ristoratore è finito; questa mattina, 29 gennaio, i carabinieri del Ros di Napoli e quelli della compagnia di Casoria hanno arrestato 5 persone. Gli indagati sono accusati di estorsione aggravata dal metodo mafioso.

L’operazione è stata attuata su richiesta della Direzione distrettuale antimafia partenopea.

Clan di Lauro chiedeva il pizzo per il suo bar ad Arzano: la denuncia e le indagini

Le indagini si sono avviate nell’ottobre del 2023, quando il proprietario del bar ha sporto denuncia. Le richieste di estorsione, da come ha raccontato la vittima alle autorità sono iniziate nel 2020.

Tre soggetti appartenenti al clan, hanno iniziato a presentarsi alla sua porta chiedendo di avere l’attività. Nel momento in cui ha rifiutato di cedere il bar, i tre hanno costretto il titolare a pagare 70mila euro in rate mensili da mille euro. Poi, nel luglio del 2022, ha venduto il bar, sperando che le richieste cessassero, ma così non è stato.

I tre soggetti si sono presentati di nuovo alla sua porta quando ha aperto un’altra attività, in una zona differente di Arzano, chiedendo nuovamente denaro. Quando si è rifiutato, i membri del clan lo hanno minacciato di morte.

Il pizzo dal 2019 e l’arresto

Durante l’attività investigativa, però, si è scoperto che già nel 2018 i Di Lauro lo hanno preso di mira, assieme alla sua attività, dato che si ritenevano proprietari di quest’ultima. Già nel 2019, quindi, l’uomo aveva pagato al clan 100mila euro in contanti sperando così di interrompere le loro richieste di denaro. Dal 2019, la vittima aveva sborsato al clan complessivamente circa 200mila euro.

Ora l’incubo è finito, con l’arresto dei tre uomini che gli estorcevano denaro. Coinvolte anche altre due persone. Tutti e 5 gli indagati sono accusati di estorsione aggravata dal metodo mafioso.

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