Clan comunicavano con Playstation: scoperto il trucco anti-intercettazioni

Clan comunicavano con Playstation – Il Nucleo Investigativo di Napoli ha scoperto che i clan della camorra utilizzavano la “PlayStation” per comunicare.

Questa modalità di comunicazione permetteva i boss di aggirare il rischio di intercettazioni telefoniche. Troncone e Frizziero: i vertici del clan sono al centro dell’indagine. I due camorristi sono già noti alle forze dell’ordine per il loro ruolo di primo piano nella criminalità organizzata napoletana.

Clan comunicavano con Playstation: i dettagli dell’illecito

La Direzione Distrettuale Antimafia svela il metodo usato dai due durante un’inchiesta. La modalità era semplice, prevedeva l’uso della chat interna a un gioco online. Inoltre, i boss nella chat si scambiavano informazioni riservate in codice fingendo di giocare.

Le conversazioni tra capi e affiliati, chiamate in gergo “imbasciate”, avvenivano all’interno di stanze virtuali difficili da monitorare. A rivelare tutto è stato un dialogo tra Vitale Troncone e il figlio Giuseppe. Durante la conversazione, Giuseppe fa riferimento a un contatto avvenuto via chat con Mariano Frizziero. Quest’ultimo veniva identificato con il soprannome in codice “zia Maria“.

Il linguaggio criptico e l’uso di console da gioco come strumento di comunicazione confermano la crescente sofisticazione dei metodi criminali. I clan hanno iniziato a sfruttare la tecnologia già nel 2020, piegandola a fini illeciti. Questo ha complicato ulteriormente il lavoro delle forze dell’ordine.

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