Ciro Esposito, confermata la condanna a 16 anni per De Santis
Ciro Esposito, Cassazione conferma sentenza:16 anni di reclusione per De Santis. L’avvocato della famiglia “Fortunatamente non concessi ulteriori sconti””
Ciro Esposito – Una capitolo nero del calcio italiano giunge oggi a conclusione.
Una storia che si vorrebbe dimenticare, e che invece occorre ricordare, affinché non si ripetano più episodi simili.
Una storia che nasce nell’oramai lontano 2014, durante la finale di Coppa Italia, a Roma, tra Fiorentina e Napoli.
Una giornata di passione e tifo, che è finita in tragedia.
Ciro Esposito, tifoso partenopeo che aveva seguito la squadra all’Olimpico, muore per mano di De Santis, tifoso romanista.
Sono trascorsi più di quattro anni, e la Cassazione, oggi, ha confermato la condanna a 16 anni di reclusione per l’assassino di Ciro Esposito.
La Suprema Corte ha, così, respinto il ricorso presentato dall’imputato contro il verdetto d’appello, che già gli aveva applicato uno sconto sulla condanna da 26 a 16 anni.
Parole di moderata soddisfazione da parte del legale della famiglia della vittima.
Angelo Pisani, infatti, si è così espresso sul suo profilo facebook:
“Finalmente la parola fine rispetto ad un crimine ingiustificabile che ha colpito la famiglia Esposito, la città di Napoli e lo sport , nessun altro sconto e conferma della sentenza di appello a 16 anni di reclusione per de Santis .
Oggi Confermata la sentenza di appello e condanna alle spese di lite per De Santis!“.
Un crimine folle, che non trova alcuna giustificazione e che si spera possa servire da monito affinché lo sport resti un momento di sana competizione e passione, lontano dall’odio e da qualsiasi forma di violenza.
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